
di Michele Pusterla
Soltanto l’altro giorno aveva salutato il parroco del paese, don Flavio Crosta, trasferito in una parrocchia del Comasco, e ieri di prima mattina, poco dopo essersi alzato per fare colazione, attorno alle 9, è stato stroncato in casa da un infarto.
Non è solo Teglio a piangere per l’improvvisa morte di Rezio Donchi, che avrebbe compiuto 85 anni pochi giorni prima di Natale, ma lo è l’intera Valtellina, la sua terra a cui era legatissimo e che, con orgoglio e senso di appartenenza, ha sempre portato in giro per l’Italia e per il mondo con la sua Accademia del pizzocchero di cui è stato cofondatore e a lungo presidente e anima instancabile. Aveva lasciato la guida, pochi anni fa, soltanto per restare più vicino all’adorata moglie Ida, gravemente malata, poi venuta a mancare.
"Una mazzata la notizia della sua scomparsa - ha commentato Laura Valli, a lungo consigliere al fianco di Rezio -. È stato tra i “padri“ fondatori, nel 2002 assieme al giornalista gastronomico Attilio Scotti, a mio cugino ristoratore-albergatore Fabio Valli, Luciano Andreoli, Giordano Bongiolatti all’epoca direttore del Consorzio turistico tellino e ad alcuni altri. Con lui siamo stati a portare i pizzoccheri in Parlamento a Roma, in quello di Bruxelles e Strasburgo, all’Università Lateranense. A una cena di gala con lo scopo di raccogliere fondi per la comunità di don Benzi. Un’altra cena per sostenere don Mazzi e poi dai gendarmi in Vaticano. E, dopo la pizzoccherata, l’incontro con papa Francesco. E in tanti altri posti".
"Rezio è stato un vulcano - ricorda ancora Laura -. Appena si aveva un’idea, non lasciava passare poco e subito chiamava a chiedere a che punto era l’organizzazione per tramutarla in realtà. Il nome di Teglio è stato portato in alto grazie a lui e il Comune, nel 2012, gli ha consegnato il Tellino d’Oro,riconoscimento per quanto di bene ha fatto per l’intera comunità e non solo. Per lavoro, per l’impresa edile Quadrio Curzio, in cui è stato dirigente di spicco, ha girato il mondo e quando gli dicevo, talvolta, che andavo in una città sapeva a memoria indicarmi i migliori ristioranti". "Abbiamo codificato la ricetta storica - spiega Flavio Bottoni, l’attuale presidente dell’Accademia che conta soci onorari da tutt’Italia, come l’imprenditore Diego Rossetti, Gerry Scotti, l’inviata Rai Daniela Cuzzolin, Ottavia Piccolo, l’attrice Claudia Koll, Gabriella Carlucci - e lui è stato il nostro primo ambasciatore. Ha assiicurato una grande visdibilità anche all’estero". E Antonio Tolomeo, suo braccio destro: "Un uomo straordinario". Martedì mattina il funerale.