FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Disagi sulla Lecco-Tirano: "Serve un potenziamento"

Dopo i continui disservizi e l’annunciata chiusura della tratta ferroviaria il gruppo provinciale di Azione rimarca criticità e possibili soluzioni.

Carlo Bordoni responsabile provinciale di Azione che ha preso posizione sui disservizi della linea Lecco-Tirano

Carlo Bordoni responsabile provinciale di Azione che ha preso posizione sui disservizi della linea Lecco-Tirano

I disagi sulle ferrovie sono inaccettabili: i valtellinesi di Azione, visti i disservizi continui sulla Lecco-Tirano e quelli previsti in un’estate da bollino rosso, fanno il punto e lanciano alcune proposte per migliorare il servizio. "La Provincia di Sondrio è particolarmente interessata alla problematica data la sua collocazione geografica e i disagi che la interessano continuamente – dice il responsabile provinciale di Azione, Carlo Bordoni –. Il 15 giugno inizia l’interruzione della tratta Lecco-Tirano, occorre gestire la situazione con bus dedicati alla Provincia di Sondrio che percorrano la superstrada e non la vecchia statale e potenziare il trasporto via lago per decongestionare il traffico. Occorre altresì interrogarsi sui disagi che ogni giorno interessano le reti ferroviarie. Per questo, in coordinamento con Azione Lombardia e grazie alle informazioni raccolte in questi anni dallo studio di Stefano Barbieri (presidente di Azione Varese), condividiamo alcune proposte su cui occorrerebbe aprire un tavolo regionale per affrontare la situazione non accettabile".

Quali sono le proposte? "A prescindere dalle cause materiali che possono generare un ritardo, servirebbe una rete più ampia che possa sostenere maggiori volumi di trasporto senza andare in sofferenza. Il trasporto ferroviario regionale si fonda su contratti sottoscritti dai concessionari con gli enti proprietari degli asset. Regione Lombardia deve verificare quotidianamente il rispetto del contratto, monitorando l’andamento del servizio, controllando il livello di qualità erogata per ciascuna linea, tra cui: la puntualità, misurata attraverso la percentuale di corse arrivate a destinazione entro 5 minuti rispetto all’orario previsto, la regolarità del servizio, misurata attraverso il rapporto tra il numero dei treni effettuati regolarmente, considerando anche quelli adeguatamente sostituiti, e il numero dei treni programmati. Secondo le regole e scadenze disciplinate dal contratto, ogni mese, trimestre, anno, Regione Lombardia applica le penali previste all’impresa. Insomma, gli strumenti ci sono, bisogna che la Regione intervenga nel rispetto dei contratti siglati per garantire servizi dignitosi ai cittadini".