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"Diamoci una regolata o i ghiacciai spariranno"

Alla presentazione a Bormio dei dati del report di Legambiente l’appello dei sindaci Volpato e Cacciotto: "Evitiamo di inquinare".

di Fulvio D’Eri

O tutti ci diamo una regolata, oppure i ghiacciai e, fra questi anche il “nostro“ dei Forni o quello della Sforzellina, rischiano di scomparire entro poche decine di anni. È realista e non usa tanti giri di parole il sindaco di Valfurva Angelo Cacciotto che ieri è intervenuto a Bormio alla conferenza stampa di presentazione dei dati raccolti da Legambiente sullo stato di salute dei ghiacciai. "Le previsioni del Centro Glaciologico Lombardo dicono che entro il 2050 il ghiacciaio dei Forni e quello della Sforzellina potrebbero sparire per sempre a causa dell’aumento globale delle temperature. I ghiacciai rappresentano al meglio lo stato di salute globale dell’ecosistema terrestre e ogni anno si ritirano sempre più… È una situazione grave, ma possiamo fare ancora qualcosa per evitare questa rapida erosione mantenendo dei comportamenti corretti".

Quello dei Forni, almeno sulla carta, è ancora il più grande ghiacciaio vallivo delle alpi, anche se in verità si è frantumato in tre piccoli ghiacciai e la sua superficie è la metà di quella misurata nel 1887. "Il Ghiacciaio dei Forni è una riserva idrica importantissima per tutta la Valtellina ed è importantissimo per tutto l’ecosistema del territorio. L’esigenza è quella di un impegno globale per porre rimedio a questo innalzamento delle temperature che provoca la progressiva erosione dei ghiacciai con tutte le conseguenze che questo comporta. Dobbiamo cambiare i nostri comportamenti". Sul ghiacciaio dei Forni ogni anno salgono tanti alpinisti per effettuare escursioni e ammirare un paesaggio naturalistico di rara bellezza. Avanti di questo passo però di ghiaccio ne vedranno sempre meno.

Anche il sindaco di Bormio Roberto Volpato, padrone di casa ieri, concorda sul fatto che "non possiamo assolutamente più perdere tempo, la situazione è grave". Lui si ricorda da piccolo le dimensioni del ghiacciaio dei Forni e di anno in anno si rende conto del progressivo arretramento del ghiacciaio. "I cambiamenti sono sotto gli occhi di tutti e, purtroppo, sono repentini. Cinquanta anni fa quando ero bambino mi ricordo che il ghiacciaio dei Forni arrivava fino all’omonimo rifugio, ora arriva a malapena al rifugio Branca, posto ad una quota molto più alta". Cosa si può fare? "Ognuno può e deve fare la sua parte, altrimenti si rischia veramente grosso. Questa giornata è stata importante perché ha riportato all’attenzione la pericolosità dell’innalzamento della temperatura a livello globale. Dobbiamo avere comportamenti corretti per evitare di inquinare ulteriormente l’ambiente. Questi cambiamenti rischiano di far alzare anche la quota delle nevicate, questo sarebbe tragico per tutto il comparto turistico. Sta a noi provare ad invertire la rotta…".© RIPRODUZIONE RISERVATA