Con gli sci fino a Davos per un obiettivo green: partita la sgambata

Quattro sportivi hanno superato il passo del Muretto in Valmalenco

I ragazzi in quota

I ragazzi in quota

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 23 gennaio 2020 - Sono partiti nella prima mattinata di ieri da Chiareggio, in Valmalenco, i 4 ragazzi che raggiungeranno Davos con gli sci per protestare contro il cambiamento climatico e il greenwashing.

Per arrivare a destinazione nella località svizzera – sede in questi giorni del World Economic Forum – Giovanni Montagnani, Marco Tosi, Michele Dondi e Luca Fontana hanno deciso di percorrere 80 chilometri con gli sci ai piedi partendo proprio dalla località di Chiareggio, in Valmalenco, dove nella serata di martedì – giunti sul posto dopo essere partiti, poco dopo mezzogiorno, da Busto Arsizio – sono stati ospitati, per la notte, da don Renato: «Mi hanno chiesto un aiuto che sono stato ben contento di poter dare. Inizialmente ho offerto loro un piccolo appartamento a Caspoggio, ma hanno preferito optare per una soluzione maggiormente spartana. Da quello che ho capito hanno deciso di viaggiare nella maniera più «naturale» possibile e, durante il viaggio per raggiungere Davos, dormiranno all’aperto. Almeno per la prima notte del loro viaggio potranno avere un tetto sopra la testa, anche se hanno rifiutato qualsiasi altra comodità».

«Il cambiamento climatico è un dato di fatto, è un’emergenza da risolvere immediatamente. Secondo l’ultimo report Iea (2018) i sussidi globali per i produttori di combustibili fossili hanno superato i 300miliardi, questo è inaccettabile - Dichiara Giovanni Montagnani, portavoce del progetto Your Path is to Nowhere - Mentre noi saremo in viaggio, i leader mondiali che hanno contribuito all’erogazione di questi sussidi saranno nel cuore dell’ecosistema alpino a parlare di sostenibilità ambientale, dopo aver viaggiato per migliaia di chilometri su mezzi di trasporto, come gli aerei, ad altissimo impatto inquinante. Ai protagonisti di questa grande contraddizione vogliamo ricordare che esiste già una soluzione, tanto semplice quanto efficiente: finanziare la transizione ecologica in modo equo è possibile nel momento in cui si va a ridistribuire l’enorme capitale che ad oggi finanzia ogni anno l’industria del combustibile fossile».

Davanti ai giovani originari del Varesotto 80 chilometri - che si sommeranno agli altrettanti del ritorno - da percorrere con gli sci, partendo dalla Valmalenco e attraversando la Valle del Forno e la Val Suvretta da S.Murezzan – passo oltrepassato ieri poco dopo le 12 - per arrivare alla Chamanna Jenatsch, 2.653mt di altitudine, dove passeranno la seconda notte. E ancora su fino a raggiungere il Passaggio sul Piz Laviner, a quota 3.000mt nella terza giornata, per poi scendere a Preda e Bergün e affrontare l’ultima risalita fino al Piz Ducan prima dell’arrivo a Davos Clavadel giovedì 24 gennaio. «Siamo molto motivati – conclude Montagnani – Abbiamo preparato al meglio l’equipaggiamento e il nostro obiettivo è che quest’azione non rimanga fine a sé stessa ma serva per mobilitare tutti».