Da Bergamo al Mediterraneo. Un concerto per le culture

Concerto "Pellegrini di pace" a Bergamo per diffondere solidarietà e pace tra i popoli, con la presenza del vescovo Beschi e del cardinale Pizzaballa da Gerusalemme. Musicisti della Mediterranean Pop Orchestra e altri artisti si esibiranno per sostenere la missione di pace.

Da Bergamo al Mediterraneo. Un concerto per le culture

Da Bergamo al Mediterraneo. Un concerto per le culture

Un evento musicale per diffondere il valore della pace e della solidarietà tra i popoli. Lo spettacolo - “Pellegrini di pace - da Bergamo al Mediterraneo, concerto nell’incontro di molteplici culture“ - è in programma domani, secondo anniversario dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, alle 20,45 all’auditorium del Seminario vescovile di Bergamo, alla presenza del vescovo Francesco Beschi. Interverrà anche, in collegamento da Gerusalemme, il cardinale bergamasco Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme, che ha smosso recentemente le coscienze mostrando il rischio di come oggi la pace possa sembrare "una parola lontana, utopica e vuota di contenuto". A Valorizzare il messaggio di pace la figura di Papa Giovanni XXIII, che fu un pellegrino di pace in tutta la sua vita, come cappellano militare nella Prima guerra mondiale, delegato apostolico in Turchia e Bulgaria, salvando numerosi bambini ebrei nel secondo conflitto mondiale e consegnando al mondo, poche settimane prima di morire, l’enciclica “Pacem in terris“, scongiurando così una terza guerra mondiale tra Stati Uniti e Russia con i missili su Cuba.

I protagonisti del concerto saranno i musicisti della Mediterranean Pop Orchestra (composta da artisti provenienti da vari Paesi del Mediterraneo), il coro di voci bianche “I piccoli musici“ di Casazza e il gruppo Daniel Sentacruz Ensemble. Per partecipare allo spettacolo, la cui direzione artistica è a cura dei maestri Emanuele Beschi e Bruno Santori ed è sostenuto da Sacbo, è necessario prenotarsi sul sito www.eventbrite.it. Saranno raccolti fondi per la missione del cardinale Pizzaballa e del Seminario di Bergamo.