Coronavirus, agenzie di viaggi: è tutto in salita

Gli operatori fra il crollo della domanda, incertezze e spostamenti rinviati al prossimo anno

L’agenzia viaggi “Sunrise Holidays” di via Cesare Battisti

L’agenzia viaggi “Sunrise Holidays” di via Cesare Battisti

Sondrio, 31 maggio 2020 -  Mare? Montagna? Alla fine dell’estate si faranno i conti. Tra i numerosi effetti del Covid-19 infatti vi è anche la crisi del turismo. A risentirne, addetti e operatori del settore tra cui le agenzie di viaggi.

"Siamo ancora chiusi – dice Emanuela Franzetti, titolare, insieme a Lina Franzetti e Massimo Franzetti dell’agenzia Sunrise Holidays, in Via Cesare Battisti – anche perché non è ancora chiaro il quadro generale. Nel frattempo siamo attivi sui canali social e reperibili al telefono". «Speriamo in una ripresa – continua Emanuela – i grandi tour operator infatti si stanno attivando. Purtroppo il traffico aereo rimane sempre problematico. I viaggi annullati non sono stati rimborsati in denaro, ma con un voucher da utilizzare e quindi non ci sono state troppe ripercussioni. Per quanto riguarda i viaggi di nozze invece, nessuno dei nostri clienti ne aveva prenotato uno. Tanti poi, adesso, si sposano e rinviano la luna di miele a quando sarà possibile effettuarla. Al momento è tutto rimandato. Inoltre molte destinazione, attualmente, sono chiuse agli italiani. Ci teniamo costantemente aggiornati con la Farnesina e quando riapriremo sarà in piena sicurezza".

Situazione più drammatica, invece, al Last Minute Tour in Via Trieste, di Christian Scian. "Dal 18 maggio sono entrate solo due persone e soltanto per avere informazioni sui voucher", afferma Scian. All’entrata, a disposizione dei clienti, vi sono guanti monouso, gel disinfettante e mascherina. Alla scrivania, un pannello in plexiglass separa le persone dal contatto diretto con il titolare. «Troppe incertezze – prosegue Scian – le riaperture non sono coordinate. I pacchetti comprendono diversi servizi: viaggio aereo, trasporti dall’aeroporto alla località prescelta, struttura alberghiera. Il settore però deve ancora armonizzarsi e organizzarsi. Non si può vendere un prodotto a metà. Ho cercato di essere sempre presente e a disposizione dei clienti, anche durante la chiusura – continua il titolare – Chi doveva partire infatti era molto preoccupato e, tendenzialmente, i voucher non sono stati accolti volentieri. Il Covid, inoltre, ha stravolto tutto. Vi sono persone che vorrebbero andare in vacanza, ma non hanno più a disposizione giorni di ferie. Famiglie in cui uno dei genitori è un libero professionista e dovrà lavorare in estate, mentre l’altro potrà partire con i figli. Probabilmente assisteremo al ritorno del turismo di prossimità con un last second selvaggio, specie per chi avrà a disposizione solamente due o tre giorni. Tuttavia si tratta di una tipologia di clientela che, tendenzialmente, non prenotava un viaggio in agenzia. Adesso chi acquista un pacchetto rivolgendosi ad operatori specializzati, difficilmente pagherà di più rispetto alle offerte proposte sul web. Speriamo di resistere, perché la situazione è veramente drammatica".

Un’altra voce è quella di Paolo Bono, titolare, insieme alla moglie, della storica agenzia Talkeetna viaggi in Piazzale Giovanni Bertacchi. "Dal 9 marzo siamo chiusi – dice Bono – e non apriremo fino a quando non riprenderanno i voli da e per l’Italia. Probabilmente trascorreranno mesi prima che le persone riprendano a viaggiare. Si prospetta un turismo a corto raggio – commenta Bono – Al mattino mi reco in agenzia per organizzare rimborsi o riprenotazioni di voli. Rispondo alle e-mail, effettuo telefonate, mi mantengo in contatto con il resto del mondo per essere informato nel momento in cui si riaprirà. Al pomeriggio, invece, sono nell’orto. Pur essendo chiusa, l’agenzia deve affrontare diverse spese: utenze, commercialista, tasse. Le commissioni poi, sono saltate. Abbiamo dovuto annullare una gita scolastica di 50 studenti con destinazione Praga prevista verso fine marzo. Probabilmente, fino a fine giugno, non vi sarà il ripristino dei voli europei e mondiali. Non conosciamo bene la situazione del virus in Italia e all’estero è ancora più complicato".

"La situazione in Asia e Africa è preoccupante - continua - e, per quanto riguarda l’Europa, bisognerà vedere se le varie nazioni riapriranno o meno in confini. Nell’area mediterranea, la Grecia è stato il Paese più avvantaggiato, avendo avuto una pandemia “leggera”, mentre sicuramente Italia e Spagna sono state più svantaggiate". Per quanto invece riguarda il turismo locale "si attende un buon afflusso di turisti in Valtellina e, verosimilmente, la Valmalenco risulterà la valle più attrattiva. In questo momento la gente non affronta viaggi impegnativi, non si fida a recarsi troppo lontano per 15 giorni. Predilige località da cui poter far rientro immediato in caso di necessità. In tal senso le località vicino alle grandi metropoli sono privilegiate. Inoltre ieri l’altro dovrebbero aver riaperto i primi alberghi e ristoranti nella valle di Chiareggio". Segnali quindi, di speranza.