CAMILLA MARTINA
Cronaca

Coronavirus, la Banca popolare di Sondrio sospende il dividendo

Per la prima volta nella storia dell’istitu to Pedranzini: continueremo a dare credito

Primo a destra il presidente Venosta con il consigliere delegato Pedranzini

Sondrio, 10 aprile 2020 - Il Cda della Banca popolare di Sondrio ha esaminato e approvato i bilanci consolidato e d’impresa relativi all’esercizio 2019, confermando interamente i risultati, 137,4 milioni l’utile netto di Gruppo (+24%), e gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico preliminari approvati il 7 febbraio 2020. Il Consiglio ha inoltre preso atto della raccomandazione fatta dalla Bce agli istituti vigilati di non procedere al pagamento dei dividendi almeno fino al 1° ottobre 2020 e, in ogni caso, di non impegnarsi irrevocabilmente al pagamento degli stessi con riferimento agli esercizi 2019 e 2020. Conseguentemente, il Consiglio ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci, che si terrà entro l’11 giugno 2020 (la data precisa sarà presto comunicata), di destinare l’utile di esercizio interamente a riserva, fatta salva la quota destinata al fondo di beneficenza.

È rimandata a una valutazione successiva, dopo il 1° ottobre 2020 o a seguito di un’eventuale nuova comunicazione della Bce, e in ogni caso dopo aver accertato il venir meno delle incertezze causate dalla pandemia, la verifica della sussistenza di condizioni idonee alla distribuzione di parte della suddetta riserva. «I buoni risultati conseguiti nel 2019 hanno consentito di migliorare ulteriormente la già rimarchevole solidità patrimoniale. La componente di primaria qualità del patrimonio del Gruppo, il CET1 per intenderci, supera ora il 16%, collocandoci ai vertici del sistema. Sono fondamenta robuste sulle quali costruire la nostra azione di supporto alle economie di riferimento, al fianco di cittadini e imprese, per aiutarli a superare la crisi e sostenerli nella ripresa. La gravità dell’emergenza sanitaria e le conseguenti necessarie misure di restrizione delle attività economiche e sociali adottate dalle autorità non hanno precedenti", dichiara il consigliere delegato, Mario Alberto Pedranzini.

"Si confida che i sacrifici della collettività possano consentire di tornare, sia pure gradualmente, alla normalità, mettendo a frutto le ingenti risorse rese disponibili per la ripresa. L’iniezione di liquidità della Bce e l’azione del Governo italiano richiedono alle banche di esercitare il ruolo di cinghia di trasmissione", aggiunge. Dare attuazione ai decreti vuol dire "mettere a disposizione del sistema, provato oltre ogni misura, un moltiplicatore delle risorse stanziate - conclude -. Faremo del nostro meglio, puntando sui nostri punti di forza: valutazione informata e correttezza operativa. Per la prima volta nella nostra storia ultracentenaria, accogliendo la raccomandazione dell’autorità di vigilanza, abbiamo deciso di interrompere la tradizione della puntuale distribuzione del dividendo. Siamo certi che i nostri soci ne comprenderanno le ragioni quale presupposto per la rinascita. Mai come in quest’ora grave sentiamo l’impegno nel continuare a fare credito, garantendo sostenibilità alla nostra banca".