Contro la fuga degli stagionali c’è la ricetta dei confederali: "Orari rispettati e salari adeguati"

Il settore del turismo cerca lavoratori in Valtellina e Valchiavenna. Circa 2mila addetti secondo i calcoli di Confcommercio Sondrio che ha puntato il dito contro il reddito di cittadinanza e la Naspi. Pronta la replica dei confederali. "Certamente lo slogan legato alla responsabilità consegnata al reddito di cittadinanza dove i lavoratori sono sempre più precari e fragili non aiuta, ma siccome questo strumento a molti non piace, lo si accusa di ogni problema" sottolineano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. "In una società normale dove il lavoratore non viene visto come mero strumento, a nessuno verrebbe in mente di sostenere che un reddito di cittadinanza di 500 euro possa rappresentare un problema per chi cerca personale e dovrebbe pagare i lavoratori con uno stipendio adeguato" rimarcano. "Nonostante anni nei quali è stata attuata su larga scala la politica della demolizione dello stato sociale, in un paese dove a crescere è stato quasi unicamente il lavoro povero, c’è qualcuno che ancora oggi riesce a credere che il problema sia il reddito di cittadinanza". Per i confederali il problema è un altro: "La realtà ci dice che soprattutto in alcuni settori le politiche dedite a non far crescere i salari e aumentare a dismisura la flessibilità hanno reso i lavoratori sempre più ricattabili". Da qui l’auspicio: "Sarebbe utile evitare di riaprire la discussione, inutile e poco costruttiva con le attuali modalità, sulla carenza di personale figlia del reddito di cittadinanza. Una falsa narrazione che sposta l’attenzione rispetto ai reali problemi del settore e che non affronta il tema più profondo, del perché, rispetto al passato un crescente numero di giovani e meno giovani ci pensano bene prima di valutare una carriera lavorativa in questo settore e quando lo fa, in particolare nella nostra provincia, preferisce di gran lunga cercare nella vicina Svizzera dove le retribuzioni sono più alte e i diritti contrattuali vengono rispettati". I sindacati definiscono inadeguata la proposta di reintrodurre i voucher fatta dal ministro Garavaglia e avanzano proposte: "Bisogna valorizzare il settore anche per tramite di un’occupazione non precaria, qualificata, regolare e stabile".

Carlalberto Biasini