Chiavenna, è morto il pasticcere e pompiere Antonio Folini

Anche Agnelli fra i clienti della sua pasticceria

Antonio Folini con un nipotino nella sede dei vigili del fuoco

Antonio Folini con un nipotino nella sede dei vigili del fuoco

Chiavenna, 8 giugno 2019 - Cavaliere del lavoro, amministratore pubblico, pasticcere, Vigile del fuoco volontario per oltre 20 anni, marito, padre di tre figli e nonno di quattro nipoti: questi i tratti salienti della poliedrica figura di Antonio Folini spentosi pochi giorni fa a 85 anni nella sua Chiavenna. Originario di Chiuro – dove è nato nel luglio del 1933 – Folini, ancora giovanissimo, mosse i suoi primi passi nel mondo della pasticceria a Milano ma, nei primi anni ’60, si trasferì a Chiavenna, prima gestendo come dipendente un laboratorio di pasticceria e poi, nel 1966, diventando proprietario dello storico locale – rimasto in attività fino al 2011 – in Via Carlo Pedretti. L’abilità pasticciera di Folini gli ha permesso – con il prezioso aiuto della moglie, Giuliana Abram, con la quale si era sposato nel ’60 – di espandere l’attività e, nel ’71, di aggiungere al laboratorio ed al punto vendita anche l’elegante sala da the nella quale sono passate, nel corso degli anni, importantissime figure del mondo del calcio come Moratti e dell’imprenditoria come Gianni Agnelli che, dirette verso St. Moritz, facevano tappa alla Pasticcieria Folini per godere delle deliziose paste e della splendida vista che, ancor oggi, si può ammirare dal terrazzo sospeso sopra il Mera, in uno dei punti più caratteristici di Chiavenna.

Nel ’75, a riconoscimento di un’eccellente attività imprenditoriale – che ha ottenuto numerose citazioni sulla stampa nazionale ed estera – Folini è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro. La sua azione, però non si è esaurita nel laboratorio di pasticceria: per lunghi anni, infatti, Folini si è impegnato a fondo in politica ricoprendo, tra il ’70 e il ’75, la carica di assessore allo Sport di Chiavenna dove contribuì, in maniera decisiva, a realizzare l’oratorio di San Lorenzo. Fu, inoltre, tra i principali animatori della Corale Laurenziana, decidendo poi, a causa dei numerosi impegni – sia di carattere professionale sia amministrativo – di allontanarsene. In molti, in queste ore, hanno voluto ricordarlo e la frase che maggiormente si sente pronunciare da chi lo ha conosciuto è «con lui se ne è andato un pezzo della storia di Chiavenna» e forse, questo, è il maggior attestato di stima che Folini potesse desiderare.