Case di lusso nell’ex fabbrica, ma è bagarre

Mandello del Lario, il progetto di rigenerazione urbana del Comune solleva un’ondata di critiche da parte dell’opposizione

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di Daniele De Salvo

Case di lusso vista lago e monti al posto della fabbrica dismessa. A Mandello del Lario è stato approvato un progetto di rigenerazione urbana che prevede la realizzazione di un nuovo complesso residenziale da 3.500 metri cubi su una superficie di 1.200 mq al posto di un polo industriale inutilizzato e fatiscente. L’intervento era già contemplato nel Pgt, ma rispetto alle tavole del Piano di governo del territorio, che prima si chiamava Piano regolatore, è stato concesso un aumento di volumetria del 10%. Inoltre le nuove costruzioni, invece che essere completamente adibite ad una nuova struttura interamente ricettiva per i turisti, come stabilito originariamente, saranno destinate al 70% ad uso residenziale, cioè ad appartamenti privati.

Le unità abitative dovranno rispettare i criteri della massima efficienza energetica, senza l’utilizzo di combustibili fossili. Trattandosi di un progetto che rientra nell’ambito delle iniziative di rigenerazione urbana, gli investitori beneficeranno della riduzione del 50% sugli oneri di urbanizzazione e di costruzione. Potranno inoltre costruire fronte lago tre monolocali e un piccolo bar e non rispettare le distanze minime. La decisione non piace ai consiglieri comunali del gruppo di minoranza di “Casa comune per Mandello democratica“ che invece avrebbero preferito il mantenimento della destinazione turistica.

"Il cambio di destinazione d’uso concesso crea dal nulla un immediato enorme valore per il privato grazie alla vendita di 811 mq di superficie residenziale – spiegano dalla compagine di opposizione -. La posizione fronte lago e la zona in cui l’edificio è insediato, rendono particolarmente appetibile l’edificio, con prezzi molto più alti rispetto a quelli che conosciamo a Mandello". Il rischio è quello di stravolgere il mercato del mattone della zona e di scatenare l’aumento del costo della vita. "Una ciliegina – proseguono gli esponenti di opposizione -. I privati che acquisteranno gli appartamenti potranno godere, a determinate condizioni, pure del beneficio erogato dallo Stato previsto dalla vigente normativa fiscale in caso di acquisto diretto di un immobile abitativo ceduto da chi lo ha realizzato". Non solo, perché, sempre rispetto ai progetti originari, verrà ridotto il calibro dei marciapiedi previsti da 6 metri e mezzo a 5 e non verrà nemmeno sistemata una adiacente strada sterrata che porta ad una spiaggia sul lago. Di contro dal Comune è stato richiesto il consolidamento di una scarpata, una nuova scalinata aggiuntiva a quella attuale e la realizzazione di un ascensore per l’accesso alla spiaggia.