Campodolcino, incidente tra furgone e autocarro: autopsia per Scaramella

Non è ancora chiara, ma pare davvero assurda, la dinamica dello schianto

Stefano Scaramella

Stefano Scaramella

Campodolcino (Sondrio), 8 dicembre 2018 - Non è ancora chiara, ma pare davvero assurda, la dinamica del terribile incidente costato la vita giovedì mattina ad un autotrasportatore di Campodolcino di 49 anni, Stefano Scaramella. Il sinistro è avvenuto sulla strada statale 36 a Campodolcino e ha coinvolto il camion condotto dal valchiavennasco, diretto verso Madesimo, e il furgone Iveco Daily guidato da un uomo di Sorico che procedeva nella direzione opposta. I due veicoli non sono entrati in contatto. È stata una sbarra di ferro trasportata dal furgone, cadendo dal cassone all’altezza di una curva, a infilarsi nell’abitacolo del mezzo pesante attraverso il finestrino e a colpire il conducente, uccidendolo praticamente sul colpo. Una sbarra lunga un paio di metri e con un diametro di pochi centimetri, non molto pesante ma che, per effetto della forza centrifuga provocata dall’ingresso del furgone in curva, si è trasformata in un proiettile.

Le ferite riportate nell’assurdo incidente non hanno lasciato scampo a Stefano Scaramella, soprannominato “Teto”, padre di tre figli, autotrasportatore in proprio impegnato soprattutto nel trasporto dei sassi delle cave della Valchiavenna. Ora spetta alla Polstrada cercare di rispondere alle tante domande emerse in queste ore. In particolare, ovviamente, bisognerà accertare se il carico del furgone era stato fissato sul cassone con la necessaria diligenza e nel rispetto delle regole sulla sicurezza. La Procura di Sondrio ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima per stabilire con precisione tutti i dettagli relativi alle cause del decesso. Soltanto al termine dell’esame autoptico potrà essere concesso il nullaosta alla sepoltura, e al momento non sono stati quindi ancora fissati i funerali dello sfortunato autotrasportatore.