FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Sondrio, il ricordo di un campione: il rugby piange Giacomo “Gimmy” Grillotti

Vittima di un incidente notturno con il suo scooter: "Il rugby perde un’autentica colonna, prima giocatore e ora allenatore"

Gimmy Grillotti, ex forte giocatore e poi tecnico di rugby mentre parla ai giovani

Gimmy Grillotti, ex forte giocatore e poi tecnico di rugby mentre parla ai giovani

“No Gimmy, questa volta la palla l’hai passata troppo in fretta". Questo commento sotto un post, uno degli innumerevoli comparsi sui social media, è solo uno dei tantissimi messaggi di cordoglio espressi in questi giorni per la scomparsa di Giacomo "Gimmy" Grillotti, 58 anni, vittima di un incidente stradale nelle prime ore di domenica.

Uno dei tanti messaggi del mondo del rugby per omaggiare un vero e proprio gigante, in ogni senso, della palla ovale valtellinese, un ragazzone capace di scrivere pagine indelebili della storia del Sondrio Rugby prima come giocatore, lui pilone e capitano di lungo corso, e poi come allenatore.

Tutta Sondrio, domenica mattina, si è svegliata triste e sconsolata per la perdita di Gimmy, uomo che ha scritto la storia sportiva di uno dei sodalizi storici e che era pronto a scriverne altri come allenatore del settore giovanile. E nel suo passato come non ricordare i suoi 2 anni a Calvisano, in Serie A. E, invece, nella nottata tra sabato e domenica, intorno alle 2, Gimmy, di rientro da una serata al "suo" punto di ristoro del Parco Adda di Lovero (dove era il gestore), ha perso il controllo dello scooter, per cause ancora da accertare, andando a sbattere violentemente sull’asfalto nei pressi della rotonda in località Trippi.

Subito soccorso dagli operatori di Areu, Gimmy è spirato poco dopo al Pronto Soccorso di Sondrio malgrado tutti i tentativi di rianimazione effettuati dai sanitari. "È stato uno choc – dice Alfio Sciaresa, presidente del Sondrio Rugby e amico di tante battaglie -, io perdo un grande amico, una persona con la quale ho trascorso 40 anni nel mondo del rugby. È una grande perdita. Gimmy è stato un grandissimo giocatore e anche un grande tecnico, uno che ha saputo costruirsi facendo la classica “gavetta“. Era un gran conoscitore del gioco del rugby. È sempre stato disponibile con tutti, un uomo squadra, un capitano. Al di là di questo mi mancheranno le lunghe chiacchierate, quelle belle che si fanno con gli amici. Se ne è andato troppo presto…".

Tanti, tantissimi, i messaggi di cordoglio rivolti alla moglie Elide, 62 anni, e ai figli Giulia, 29 anni, e al figlio Giovanni, 25, rugbista di buon valore che era pronto a tornare a giocare a Sondrio.