Precipita dalla cascata per un selfie, colleghe affrante: "Un grande dolore"

"Miracolato" invece il compagno di Patrizia Pepè: se la caverà con venti giorni di prognosi

Le cascate dell’Acquafraggia a Piuro

Le cascate dell’Acquafraggia a Piuro

Sondrio, 15 giugno - Se l’è cavata con una prognosi di 20 giorni Antonino Ciulla, il 36enne che nella giornata di domenica ha cercato invano di salvare la compagna Patrizia Pepè, 42 anni, precipitata dalla cima delle cascate dell’Acquafraggia a Piuro in Valchiavenna. Nel tentativo di afferrarla per un braccio per impedire la caduta è precipitato anche lui riportando varie ferite e la frattura di una vertebra. Per la donna, originaria di Polistena (Calabria), non c’è stato nulla da fare: dopo un volo di diverse decine di metri è piombata sulle rocce. La coppia viveva da poco più di due anni e mezzo a Seregno in un condominio di via Torricelli 56. Patrizia Pepè lavorava in un’impresa di pulizie a Seregno. I colleghi la ricordano commossi sui social. "Che brutta notizia amici, una ragazza di 42 anni che lavora da noi (impresa di pulizie) ieri è morta precipitando da una cascata in Valtellina. Sono davvero dispiaciuta. Era carina e lavorava davvero tantissimo. Per noi colleghe è davvero un grande dolore. Il compagno è in gravi condizioni".

«Espriamo il nostro cordoglio a tutti i familiari di questa donna, dispiace per quanto accaduto, ma tutto ciò deve farci riflettere sui pericoli che si possono correre – ha detto il sindaco di Piuro, Omar Iacomella – La montagna non è un luna park. È meravigliosa ma va frequentata con saggezza. Dalle prime ricostruzioni pare che la donna abbia scavalcato la delimitazione in acciaio e abbia attraversato la parte sommitale della cascata a piedi nudi. Cosa assolutamente vietata dal regolamento e dai cartelli segnaletici". I carabinieri della Compagnia di Chiavenna sono al lavoro per ricostruire la dinamica della tragedia.

L’allarme è scattato pochi minuti dopo mezzogiorno e mezzo di domenica. La coppia stava ammirando le splendide cascate, meta di centinaia di turisti. Dopo aver osservato lo spettacolo dal basso, i due hanno percorso il sentiero panoramico per salire più in alto. Quando sono arrivati in cima, in una zona delimitata da cartelli di divieto, Patrizia Pepè, forse per farsi un selfie, ha messo un piede in fallo, è scivolata ed è precipitata per una cinquantina di metri e il fidanzato cercando di afferrarla è volato di sotto con lei. Un dramma avvenuto sotto gli occhi di numerosi escursionisti che hanno dato subito l’allarme. Anche il recupero è avvenuto sotto gli occhi di centinaia di persone, che si trovavano in un’area verde ai piedi della cascata, un grande prato dove la gente si ferma a prendere il sole o a fare picnic.