Buglio in Monte, alpino precipita e muore cadendo in un burrone

Enrico Codazzi, 64 anni, era impegnato con il presidente del Gruppo Ana in un lavoro di manutenzione alla Croce dell’Om

Enrico Codazzi aveva 64 anni

Enrico Codazzi aveva 64 anni

Buglio in Monte (Sondrio) - Tragedia, nella tarda mattinata di ieri, sui monti delle alpi Retiche, in territorio comunale di Buglio in Monte. A perdere la vita nella zona dell’Alpe Scermendone, a circa 2.350 metri di quota, area molto conosciuta dai residenti del paese, molti dei quali si recano per gite domenicali e per raggiungere le loro belle baite, costruite in legno e sassi, un elettricista in pensione residente in paese.

Si chiamava Enrico Codazzi e aveva 64 anni, sposato ad Adolfa Cerri e con la moglie padre di due figli, Mirko, il più grande, ed Elia. "Titolare di una piccola impresa artigiana era salito lassù con il presidente del Gruppo Alpini, per effettuare un intervento di manutenzione all’impianto d’illuminazione alla Croce dell’Om, un luogo tanto caro ai residenti - racconta il sindaco di Buglio in Monte, Valter Sterlocchi -. All’improvviso si è verificata la disgrazia. Enrico, che in quel momento stava operando in sicurezza con l’imbragatura, agganciata, deve avere messo un piede in fallo, scivolando, forse, all’indietro e precipitando nel vuoto nel sottostante dirupo".

L’amico, Dario Bigiotti, presidente del locale Gruppo Alpini, che era con lui, ha subito lanciato l’allarme con il telefonino. La centrale di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza) ha attivato immediatamente i soccorsi. Sul posto, in breve tempo, sono giunti i primi soccorritori con un elicottero di Elicomo. Stando alle prime indagini per chiarire la dinamica del drammatico incidente l’escursionista è precipitato per un centinaio di metri nei pressi della Croce dell’Olmo la quale necessitava di un intervento di manutenzione alle luci, per continuare a potere essere visibile e ammirata dal fondo della vallata e, di fronte, dalle cime delle Orobie. Una caduta che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo, nonostante la tempestività dell’Sos. Sul posto, oltre ai tecnici del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna, Stazione di Morbegno, i militari del Sagf-Soccorso alpino Guardia di finanza di Sondrio, l’elisoccorso di Areu-Agenzia regionale emergenza urgenza di Como. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del volontario.

"Enrico - ricorda Nino Triangeli, presidente della Pro Loco della località del Morbegnese - era una persona straordinaria, sempre pronto a dare una mano, a rendersi utile per la comunità. Ancora di più ora che era in pensione". Nel primo pomeriggio è stato completato in quota il recupero della salma, trasportata all’obitorio, dove ora si trova a disposizione del magistrato di turno. Le indagini, come da prassi, in casi del genere, dovrebbero essere affidate ai militari del Sagf, mentre ieri il primo cittadino Sterlocchi è stato ascoltato nella caserma dei carabinieri di Ardenno.