Brembo ski Pene ridotte in Appello

Pene ridotte per quasi tutti in Appello. A partire dal principale imputato, l’ex sindaco di Foppolo, Giuseppe Berera, che in abbreviato era stato condannato a 10 anni e sei mesi di carcere (più di quanto chiesto dall’accusa) per il filone principale dell’inchiesta Brembo Super Ski. Ora la Corte d’Appello di Brescia gli ha ridotto la pena a 6 anni e sei mesi. Sconto anche per l’altro ex sindaco del comune di Valleve, Santo Cattaneo (era stato condannato a otto anni) che si è visto ridurre a quattro anni e sei mesi. Ridotta da tre anni a un anno e undici mesi e dieci giorni la condanna per l’impiegata comunale Luisa Piredda (con pena sospesa), confermate invece i due anni a Saverio De Vuono, che ai tempi era segretario nei due comuni e un anno per il consulente Mauro Bertelli. Berera era imputato, tra l’altro, per la bancarotta della società sciistica, di cui aveva tirato le fila per dieci anni, per le truffe alla Regione Lombardia, per l’appalto truccato della telecabina mai installata sul Montebello. E poi di abuso d’ufficio, falso e concussione. Tutti assolti dall’associazione a delinquere. Tutta l’inchiesta è partita nel luglio 2016 con l’incendio doloso alle seggiovie Quarta Baita e Montebello di Foppolo (di cui a oggi non si conoscono gli autori e infatti è rimasta fuori). Secondo la procura, in particolare Berera e Cattaneo, il primo promotore del sodalizio il secondo gregario, avrebbero architettato un sistema per conseguire fondi pubblici in danno alla Regione Lombardia per truccare appalti. Avrebbero falsamente rendicontato spese e investimenti per un valore complessivo di circa 16 milioni e mezzo di euro, percependo indebitamente contributi regionali per oltre 3 milioni. Nel corso delle indagini, inoltre, è emerso un trasferimento di circa 700mila euro dalla Brembo Super Ski a una società di Hong Kong per una presunta attività di ricerca di investitori asiatici. L’episodio del rogo è stato archiviato, ma gli altri imputati hanno risposto di una trentina di capi d’accusa. Per la procura, Berera è sempre la figura centrale del sistema, e le accuse nei suoi confronti vanno dalla bancarotta fraudolenta (per il crac della Brembo Super Ski) alla truffa aggravata, dalla turbativa d’asta alla concussione, dall’abuso d’ufficio ai falsi. F.D.