REDAZIONE SONDRIO

Bema, volantini anonimi contro sindaco e Cooperativa

Nel volantino: "Stiamo attraversando un momento difficile pieno di menzogne su menzogne guidati da una mafia locale". Il sindaco: "Prendiamo il gesto per quello che vale, non dandogli più importanza di quello che merita"

Il sindaco di Bema, Paolo Croce

Bema (Sondrio), 6 marzo 2016 - Risveglio amaro ieri per il sindaco di Bema, Paolo Croce, e per molti soci della Cooperativa che ha in gestione l’albergo del paese. Sulle bacheche comunali, infatti, magni ignote nella notte hanno lasciato un volantino anonimo, nel quale si mette sotto accusa la volontà del Comune, e di una parte del Cda della Cooperativa, di affidare a terzi la gestione dell’unico albergo-bar-ristorante del paese.

Nel volantino si legge «stiamo attraversando un momento difficile pieno di menzogne su menzogne guidati da una mafia locale». E ancora «soci della Cooperativa messi da parte per non intralciare. Riunioni fatte a cose fatte. Ora basta vogliamo chiarezza».

Interpellato in merito il sindaco non aveva ieri molta voglia di parlare: «Chi non condivide le scelte del Comune o della Cooperativa ha a sua disposizione tempi e luoghi, come l’assemblea dei soci, per esternare il suo disaccordo. Appendere volantini anonimi nel cuore della notte non mi sembra un gesto di grande coraggio o attaccamento al paese. Detto questo prendiamo il gesto per quello che vale non dandogli più importanza di quello che merita».

Comunque il clima in paese non sembra dei migliori, nonostante la bella nevicata di ieri mattina che ha regalato un paesaggio tipicamente invernale al paese. Clima teso, tanto che nel corso della giornata sono arrivate le dimissioni dei componenti del Consiglio di amministrazione della Cooperativa la Roccia che hanno di fatto sfiduciato il presidente.

«Adesso abbassiamo i toni - taglia corto il sindaco - perché le soluzioni ai problemi si trovano discutendo e confrontandosi, non facendo chiacchiere al bar». La vicenda dell’antenna della Vodafone che il paese non vuole (vicenda non ancora del tutto risolta), le polemiche sui contatori dell’acqua e sulle bollette Secam e ora la complicata gestione dell’unico bar del paese: fare il sindaco a Bema non sembra essere il lavoro più comodo del mondo.

di ROBERTO CARENA