GABRIELA GARBELLINI e SUSANNA ZAMBON
Cronaca

Bambina morta a soli cinque mesi: manifesto choc "accusa" i medici

Nelle carte che annunciano il funerale la rabbia dei genitori: "La negligenza ti ha strappato da tutte le persone che ti amavano"

Una corsia d'ospedale (Foto d'Archivio)

Bianzone (Sondrio), 8 febbraio 2017 - Due comunità, Tirano e Bianzone, rimaste sgomente e fortemente colpite dal manifesto funebre dai contorni rosa apparso ieri nei due Comuni che annunciava la scomparsa di una bimba di appena 5 mesi. Ad aggiungersi alla sofferenza e alla vicinanza alla famiglia coinvolta per la perdita della piccola anche una frase che ha lasciato attoniti i passanti: «La negligenza ti ha strappato da tutte le persone che ti amavano». Impossibile, leggendo le forti parole nel necrologio, non domandarsi cosa sia successo alla piccola, strappata alla vita a solo 5 mesi. Dell’accaduto al momento si sa poco: la bimba da qualche tempo era ricoverata all’ospedale di Gravedona per una sospetta bronchite.

Dall'ospedale, però, è uscita in una piccola bara bianca. Mamma Sabrina, originaria di Bianzone, e papà Antonio, che vivono a Tirano, evidentemente incolpano qualcuno, probabilmente proprio i medici che hanno preso in cura la loro figlioletta. E hanno voluto gridare tutto il loro dolore attraverso quei manifesti funebri. Sicuramente, però, non si sono fermati a questo, con tutta probabilità la morte della piccina sarà oggetto di un’indagine per capire se, effettivamente, ci sia stata negligenza nell’ospedale che avrebbe dovuta curarla da una tutto sommato non preoccupante bronchite. Di fatto una aspra e forte denuncia da parte di mamma, papà e parenti che non poteva certo restare inascoltata dalla popolazione, un pubblico grido di profondo dolore quasi a voler vincere la cappa di omertà relativamente una vicenda tanto personale che diviene però immediatamente pubblica, quasi un grimaldello per infrangere quel senso di rassegnazione che spesso accomuna i congiunti di tutte quelle vite purtroppo perse per superficialità o poca cura a livello sanitari.

Un far sentire la propria voce, in modo forte e chiaro, nero su bianco, per squarciare il velo di indifferenza che spesso cela vicende di questo tipo e porre l’accento sulla persona umana. Un manifesto che grida e che comunica. Che parla dritto al cuore. Forse il giusto onore a chi si era appena affacciata alla vita e non ha potuto viverla. I funerali si terranno oggi alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Bianzone.