
Oltre 13mila visualizzazioni sul web in poche ore, 170 condivisioni, una miriade di "mi piaci" che aumentano di giorno in giorno e svariate richieste di informazioni giunte da tutto il mondo, in particolare da Argentina, Brasile, Thailandia. Clamoroso il successo ottenuto dall’ultima creazione di Angelo Pensini, detto "Mik", denominata Beta Evo 300, una moto interamente fatta a mano, bullone dopo bullone. Un luccicante e coloratissimo gioiellino nuovo di zecca uscito la scorsa settimana dal suo laboratorio di vendita e riparazioni motoveicoli in via Repubblica 66 a Tirano.
Nel cuore della sua officina, o meglio del suo "atelier", visitato anche da piloti del calibro di Marco Simoncelli, 500 mq divisi fra ufficio, esposizione e ricambi, Mik, noto tecnico del mondo delle due ruote dall’esperienza ultratrentennale, crea pezzi unici. Motoveicoli pari ad opere d’arte, uno differente dall’altro, dallo stile inconfondibile, dove ogni colore racchiude un significato speciale legato a questo settore, ma soprattutto caratterizzati da motori all’avanguardia. Ruote artigliate che percorrono le strade italiane, dando slancio al vero Made in Italy, esportando il nome di Tirano e immettendo sul mercato prodotti di assoluto valore molto apprezzati, tra l’altro, da tanti campioni di livello internazionale (fra cui Diego Bosis, il più grande trialista italiano che per anni ha corso con le moto di Pensini) e da note griffe.
"Sono molto felice degli apprezzamenti ricevuti per la nuova moto creata, in questo caso, con la collaborazione del cliente Umberto. I colori, infatti, sono stati voluti e scelti da lui mentre il mix è fatto da me", dice Mik, 62 anni, nato in Australia e arrivato in Italia all’età di 8 anni, esperto meccanico, preparatore di moto, pilota e primo valtellinese a partecipare alla Parigi Dakar. Sono oltre una decina i capolavori forgiati con maestria dalle mani e dalla geniale mente di Pensini, miniera di sapienza artigiana e valido anticipatori dei tempi. Un operare certosino il suo, minuzioso, sviluppato con cura maniacale fin da ragazzino, dettaglio dopo dettaglio. "Nella vita ho avuto la fortuna di essere riuscito a fare quello che amo - prosegue lo stilista delle ruote artigliate - Il mio non è un lavoro. Lo percepisco più come un dono. Ho aperto nel 1980. Sono sempre stato uno audace che sperimenta e va controcorrente. Mai seguito regole o mode che imbrigliano, anzi ho amato e amo stravolgerle. Il tutto però sempre e solo nel segno della massima sicurezza per chi guida". Rivoluzionario pioniere di sfide tecnologiche all’avanguardia che hanno influito parecchio nel settore, Mik, sfodera da anni felici intuizioni. A renderlo famoso anche la costruzione nel 1998, in collaborazione con un ingegnere dell’Alenia Aerospaziale di Torino, del primo quattro tempi da trial con carter a secco ovvero senza olio dentro, ma non solo. Moltissimi anche gli innovativi kit apprezzati nel mondo e alcuni comprati addirittura da Honda World. Tanta professionalità, ma anche umanità che lo porta a sostenere progetti speciali fra i quali anche quello legato alla creazione della pista Seba85 di Fortini.
Gabriela Garbellini