MICHELE BROGGIO
Cronaca

"Ambulanti molesti anche coi permessi"

Dopo il caso di violenza parlano i clienti di Iperal

Il parcheggio dell'ipermercato

Prata Camportaccio, 9 giugno 2017 -  Sono numerosi i clienti dell’Iperal di Prata Camportaccio che si sono lamentati dei venditori ambulanti, soliti operare nel parcheggio dell’iperstore. Per placare gli animi, e per ridare serenità ai propri clienti, Iperal ha deciso, come spiega il responsabile della sicurezza Roberto Zucchetti «di predisporre un servizio – già attivo da un paio di settimane – denominato “Assistenza clienti”, svolto da un operatore presente nel parcheggio».

A detta di molti, comunque, i “vu cumprà”, alcuni dei quali muniti di regolare badge rilasciato dall’amministrazione comunale di Davide Tarabini, sindaco di Prata, risulterebbero essere troppo insistenti e fastidiosi arrivando perfino, è notizia di ieri, a mettere “le mani addosso”, fortunatamente senza gravi conseguenze, all’incaricato del suddetto servizio. «Io sono una dipendente e cliente di Iperal – racconta Giulietta Carcer – quando entro o esco con la divisa mi lasciano in pace ma se sono vestita normalmente cercano, con un’insistenza particolarmente molesta, di vendermi i loro prodotti. Tentano sempre, nonostante gli si ripeta continuamente di non farlo, di “aiutarti” a caricare la spesa in macchina, con la speranza che gli si lasci una mancia o gli si compri qualche cosa; sono di una maleducazione allucinante. Inoltre frugano nei contenitori con le donazioni destinate alla Caritas. Ricordo che una mattina ho visto tutti i vestiti sparpagliati a terra: qualcuno era entrato nel “cassonetto”, ne aveva sparso il contenuto a terra e poi aveva scelto e preso quello che più gli piaceva tra gli abiti destinati alla beneficenza».

Brutta avventura quella di Lilian Scagliarini, che racconta: «Io una volta sono quasi stata aggredita. Al mio rifiuto di acquistare la merce uno dei venditori ambulanti si è adirato, mettendosi ad urlare: “se tutti facessero come te io non avrei un lavoro“. Fortunatamente la cosa non ha avuto alcun seguito ma non è comunque stata una bella esperienza». Non tutti però ritengono la situazione del parcheggio dell’Iperal preoccupante o pericolosa. Cristina Fanetti, ad esempio, ci dice di «non essere mai stata importunata. Con me si sono sempre comportati bene e in maniera più che educata. Certo chi insiste molto dà un po’ di fastidio, ma nulla più. Ovviamente è stato giusto allontanare quelli che non avevano l’autorizzazione comunale, le leggi valgono per tutti, ma credo che se sono in regola hanno tutto il diritto di svolgere il loro lavoro».

Alcuni, tuttavia, arrivano a ritenere inopportuno regolarizzare i venditori ambulanti e danno la colpa di tutto a chi ha rilasciato i permessi. E’ il caso di Lorenzo Mainetti, che si domanda come sia possibile che «il sindaco possa rilasciare dei permessi che garantiscano a queste persone di piazzarsi qui ad importunarci tutti. Penso che sia scandaloso che ci siano dei ragazzi italiani senza lavoro mentre loro, oltre ad avere accesso a vari sussidi, possono anche vendere mercanzie e scocciare la gente. Se io mi mettessi a vendere cianfrusaglie come fanno i venditori ambulanti verrei, come minimo, multato». «Io vengo importunato regolarmente – spiega Favorito Berteggia –. I venditori ambulanti risultano essere sempre molto insistenti e fastidiosi. Non posso dire di essere mai stato minacciato comunque ritengo che l’istituzione di un servizio di sicurezza sia una cosa più che positiva».

Anche Raffaella Paggi rincara la dose: «Io li trovo insistenti ed irritanti. Fortunatamente non ho mai assistito a comportamenti violenti. Credo che l’istituzione di un servizio di sicurezza possa servire a tranquillizzare un po’ tutti». Secondo Albertina Della Morte invece «alcuni sono un po’ insistenti, soprattutto quelli appena arrivati, ma non eccessivamente. Basta dire “no” in maniera convinta e ti lasciano in pace. Ovviamente credo che il servizio di sicurezza sia un’ottima idea, anche solo per dare più tranquillità».

«Io tutte le settimane vado all’Iperal a fare la spesa e li incontro sempre – racconta Elena Acquistapace –. Sinceramente con me nessuno è stato particolarmente insistente. Io dico “no” una volta, poi li ignoro e me ne vado. Non mi sono mai sentita insicura però, prima che la cosa possa degenerare, sarebbe opportuno prendere dei provvedimenti, soprattutto in difesa di chi non si dimostra abbastanza convincente nel rifiutare, o nei confronti delle persone anziane». «Io non mi sento sicura – dice Ines Brantiga –. Quando posso mi faccio accompagnare da mia figlia o da mio genero. Non ho mai notato comportamenti violenti ma con quello che si sente in giro non si sa mai. Quello che è certo è che sono molto insistenti e maleducati».