Sanità in Alta Valle: Sos da 16 sindaci dopo la morte di Bradanini

Alla Regione: "La drammatica vicenda era già stata da noi preannunciata"

Bormio, comitato Morelli

Bormio, comitato Morelli

Alta Valle - I sindaci dell’alta e della media Valtellina chiedono alla Regione un potenziamento del servizio di elisoccorso, il ripristino al Morelli del servizio di emergenza/urgenza; del Dea di II livello (Dipartimento emergenza ed accettazione) e la testa del direttore generale di Areu Alberto Zoli. Quella inviata ieri da sedici primi cittadini valtellinesi, da quello di Livigno a quello di Bianzone, è una lettera nella quale si denuncia la mancanza di una adeguata assistenza sanitaria per gli abitanti della zona, tornata purtroppo prepotentemente alla ribalta dopo la morte nei giorni scorsi del 55enne di Valdidentro Daniele Bradanini. Nella missiva, indirizzata anche al prefetto, si legge che i fatti in questione "rappresentano l’evoluzione di una serie di disservizi e impoverimenti all’offerta sanitaria e al servizio di emergenza/urgenza inferti, negli anni, al nostro territorio. Situazione aggravatasi ulteriormente un anno fa, quando l’ospedale Morelli è stato completamente svuotato di contenuti e convertito in presidio Covid-19, con il conseguente trasferimento del Dea di II livello e del servizio di Emergenza/urgenza nell’inadeguato ospedale di Sondrio".

Purtroppo la vicenda riguardante la morte di Bradanini "era già stata ampiamente preannunciata, nei mesi scorsi", quando i sindaci dell’Alta Valle avevano "formalizzato le loro preoccupazioni in un esposto all’autorità giudiziaria". Alla luce dei fatti "riteniamo che tali scelte gestionali, assunte dalla Direzione generale di Areu, non siano rispondenti alla sacrosanta esigenza di tutela della salute". Vivere in montagna non deve essere penalizzante. "Per queste ragioni chiediamo il potenziamento dell’assistenza sanitaria a mezzo elicottero e che venga, sin da subito, riconsiderato il ruolo fondamentale e baricentro dell’ospedale Morelli con il ripristino dell’imprescindibile servizio di emergenza/urgenza e del Dea di II livello. Chiediamo che Regione Lombardia si faccia carico delle nostre preoccupazioni, garantendo risposte e interventi immediati, a partire dalla rimozione dall’incarico del dg di Areu, dottor Zoli, responsabile del drastico depotenziamento del sistema di E/U in Valtellina negli ultimi anni e dell’impoverimento, se non azzeramento dell’assistenza sanitaria ai nostri cittadini".