MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Furto in tabaccheria ad Albosaggia: rubate sigarette per oltre 20mila euro

L’esercizio commerciale di Paganoni era già stato visitato dai ladri

Carabinieri in borghese durante il sopralluogo (Orlandi)

Albosaggia, 23 novembre 2016 - Alla riapertura dell’attività commerciale si è accorto che la sua tabaccheria-edicola, in via Porto 24 ad Albosaggia, era stata nuovamente «visitata» dai ladri. «Ho aperto come tutti i giorni attorno alle 6 del mattino - racconta Fabrizio Paganoni, 49 anni - e al momento non mi ero reso conto perchè i malviventi sono entrati nel mio negozio attraverso il magazzino della vicina ditta, quella di Massimo Gherardi. Almeno così si ipotizza, viste le effrazioni commesse agli ingressi dell’impresa confinante con la mia». A quanto ammonta il bottino e in cosa consiste? «Il bottino ammonta a oltre 20 mila euro, forse più vicino ai 30 - risponde il titolare - e consiste, in prevalenza, in tabacchi, poi tagliandi “gratta e vinci“ e materiale di cartoleria che vendiamo, oltre ai giornali e alle sigarette». Poi c’è il discorso dei danni alla struttura commerciale, di sicuro ingenti.

Carabinieri in borghese durante il sopralluogo nel negozio (Orlandi)
Carabinieri in borghese durante il sopralluogo nel negozio (Orlandi)

«Esatto - afferma l’imprenditore di Albosaggia, la cui attività era già finita nel mirino dei malviventi nel novembre di tre anni fa -. Allora i danni furno però inferiori. Stavolta hanno disinnescato il registratore delle immagini, posizionato sopra il controsoffitto». Nella mattinata di ieri, oltre ai rilievi dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sondrio, a caccia anche di impronte utili, si spera, a individuare i responsabili del «colpo», all’edicola-tabaccheria di Albosaggia derubata erano in corso gli interventi degli operai chiamati dal proprietario per ripristinare le condizioni di sicurezza del negozio. Agli investigatori del Comando provinciale di Sondrio dell’Arma non potranno, come accennato poco fa, essere messe a disposizione le immagini del sistema di videosorveglianza.

«Addirittura - spiega Paganoni - quando è scattato il primo allarme, secondo i tecnici ciò è avvenuto attorno all’1 di notte, le chiamate non sono partite perchè i ladri erano riusciti a inibirle. Insomma, il furto dovrebbe essere stato opera di professionisti. Per il furto che ci hanno fatto nel novembre di tre anni fa non abbiamo più saputo nulla. Speriamo, invece, che le indagini stavolta portino a qualche risultato». Altri elementi utili all’attività investigativa, oltre alle eventuali impronte lasciate sul posto, possono essere rappresentate dalle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza in entrata e uscita dalla statale 38 dello Stelvio.