Aborti farmacologici solo in 12 reparti

La possibilità è data in un quarto appena delle realtà pubbliche

Dopo il covid, l’uso della Ru486 è aumentato, in conseguenza del calo di interventi chirurgici determinato dalla pandemia, ma ci sono interi territori lombardi scoperti: solo un quarto delle strutture pubbliche, 12 in tutto, pratica aborti farmacologici con percentuali sopra il 50%; in 15 su 51 non si è mai somministrata. Bassissime le percentuali in provincia di Monza e Brianza e di Milano, esclusa la città. In tutto l’hinterland milanese, su 7 strutture c’è solo l’ospedale di Vizzolo Predabissi che somministra la Ru486.

Le donne che vivono nell’area metropolitana devono spostarsi nelle provincie limitrofe o a Milano. La provincia di Lodi è quella che la utilizza di più (92%), mentre non ci sono strutture che la usano in provincia di Sondrio.