Gli Stati Uniti vietano le sigarette elettroniche Juul (vendute in Italia)

Il marchio è accusato di aver promosso l’utilizzo del fumo tra gli adolescenti, diffondendo la dipendenza da nicotina

La Juul è nata nel 2017 e opera in Italia dal 2019

La Juul è nata nel 2017 e opera in Italia dal 2019

La Food and drug administration (Fda), l’ente di controllo alimentare e farmaceutico degli Stati Uniti, ha ordinato all’azienda Juul di interrompere immediatamente nel Paese la vendita delle sue sigarette elettroniche e di tutti gli altri prodotti. Il mercato dell’azienda, tuttavia, resto attivo in Italia, Canada, Regno Unito, Francia e Filippine.

"L’azione odierna rappresenta un ulteriore progresso nell'impegno dell'Fda a garantire che tutti i prodotti per sigarette elettroniche e sistemi elettronici di somministrazione di nicotina attualmente commercializzati ai consumatori soddisfino i nostri standard di salute pubblica", ha dichiarato Robert Califf, commissario dell'agenzia. La Juul, ha spiegato Califf, ha svolto “un ruolo sproporzionato nell'aumento del vaping giovanile”. In gergo, “svapare”, cioè fumare sigarette elettroniche.

L’ente statunitense combatte da anni una battaglia contro il fumo – anche elettronico – finalizzata a ridurre le malattie e i decessi causati dai prodotti inalabili contenenti nicotina, che creano una forte dipendenza. La Juul, in crisi da diverso tempo, l'anno scorso ha perso 259 milioni di dollari, con le proprie vendite in calo dell’11 per cento.