Natsubate ti rovina le vacanze? Cos'è e come combattere l'esaurimento estivo

Le cause e gli effetti. I consigli dello specialista per prevenire lo stress e vivere delle ferie felici

Lo stress estivo? Si chiama natsubate

Lo stress estivo? Si chiama natsubate

Pronti per le vacanze? E allora siate anche pronti a prevenire e  fronteggiare Natsubate se non volete rovinarvi il sognato e atteso periodo di riposo. Ma cos'è Natsubate?  Il termine arriva dal Giappone e  significa "esaurimento estivo"' e che nasce dall’unione delle parole giapponesi natsu, ovvero estate, e bate, ossia essere esausti: un concetto utilizzato dai nipponici per indicare una condizione fisica di costante spossatezza, problemi di digestione e insonnia  che può portare inoltre a disidratazione, crampi e colpi di calore.

Ma il Natsubate se lo conosci lo eviti magari seguendo i consigli di  Arrigo Cicero, professore di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate presso l’Università di Bologna, presidente del Sinut (Società Italiana di Nutraceutica) e coordinatore del Comitato Scientifico di VitaVi, azienda che produce integratori alimentari caratterizzati da ingredienti ad alta biodisponibilità ed efficacia.

“Il problema nasce quando le persone pensano che con la bella stagione e andando in vacanza abbiano risolto tutti i problemi legati al benessere fisico e mentale, sovrastimando la salubrità delle ferie. Partendo dall’errato presupposto che in vacanza si faccia più attività fisica, si mangi meglio e ci si stressi di meno, molti italiani smettono di integrare quegli elementi che garantiscono uno stile di vita più salutare e sano” , spiega il professor Cicero. “Questo è un tipo di approccio che potrebbe rivelarsi fallimentare, portando a una maggiore difficoltà nel riprendersi, poi, cura di sé alla fine della vacanza e a una maggior fatica nel tornare alla vita lavorativa. Non interrompere l’abituale integrazione nutrizionale o iniziarla in concomitanza di questi periodi può fare la differenza, permettendo di godersi appieno il periodo estivo e le vacanze e facilitando poi il rientro alla routine”.

Ecco i consigli del professor Cicero  per mandare ko natsubate e non rovinarvi la vacanza

 

Attenzione ai sali minerali 

"La più intuitiva tra le carenze che diventano particolarmente rilevanti in questi contesti è quella di sali minerali, in particolare di magnesio e potassio. Con l’aumentare della sudorazione dovuta alle temperature più elevate e alla più frequente attività sportiva all’aperto, si verifica un maggior consumo e conseguente perdita di elettroliti e minerali importanti, causando un deficit di sali minerali. I sintomi? Tipicamente si presenta con una sensazione di minore lucidità, un rallentamento del recupero fisico dopo l’attività, rigidità muscolare e comparsa di crampi notturni".

Vitamina D e il mito da sfatare

"Molto meno intuitivo è il fatto che, a differenza da quanto siamo abituati a credere, l'esposizione diretta al sole non genera automaticamente un aumento della produzione di vitamina D. Chi opta per il turismo culturale, ad esempio, non avrà grossi cambiamenti di produzione; è bene ricordare, poi, che il corretto e indispensabile utilizzo di creme solari protettive e filtranti, che riducono l’esposizione della cute ai raggi ultravioletti di tipo B, rallentano la conversione dei precursori di Vitamina D in vitamina D attiva. A tutto questo si aggiunge l’orario di esposizione al sole: la vitamina D viene bioattivata dall’esposizione incidente dei raggi solari che alla nostra latitudine avviene nella fascia oraria dalle 13 alle 15, momento in cui ci si espone meno ai raggi solari a causa delle temperature molto elevate. Ultimo ma non ultimo, l’abbronzatura stessa funge da filtro ai raggi ultravioletti. Quella della vitamina D è una delle carenze legate alla stagione estiva che viene più sottovalutata proprio a causa della convinzione delle persone di produrne in quantità maggiori".

Aria aperta

"Una maggiore attività fisica, che si tratti di camminare o fare sport intenso, e la possibilità di passare più tempo all’aperto, causano un elevato stress ossidativo correlato all'esposizione solare. In questo caso è importante integrare vitamine antiossidanti come lo zinco, che si rivelano essere di particolare rilevanza per la supplementazione".

Stress e insonnia

"Per molti italiani le vacanze sono più un dovere al divertimento e relax che non un momento di relax vero e proprio. Se durante le vacanze lo stress legato alla vita quotidiana si riduce, non vanno però sottovalutate nuove e diverse forme di stress, per esempio il dover uscire tutti i giorni, il dover frequentare persone in maniera molto più ravvicinate e intensa, e così via. L’abituale integrazione per la gestione dello stress può rivelarsi utile anche nei periodi di vacanza . C’è poi il problema dell’insonnia: le vacanze sono spesso fonte di cambiamento nel ciclo sonno-veglia e soprattutto se si opta per il turismo marittimo, la sospensione dell’integrazione alimentare si trasformerebbe in una debacle a causa dello iodio che tende a stimolare la tiroide, rendendo più reattivi e nervosi e facilitando di conseguenza l’insonnia. Per questi motivi è importante non interrompere l’abituale supplementazione di prodotti ansiolitici, dalla melatonina all’Escholtzia californica, per mantenere un corretto e salubre riposo notturn"..