La cicogna arriva sempre più tardi. A Milano il 10% delle neomamme ha più di 40 anni

La cicogna arriva sempre più tardi

Mamme sempre più vecchie, a Milano come in Italia. Nel capoluogo lombardo una mamma su dieci ha infatti più di 40 anni. «La gravidanza non è più vissuta come un fatto naturale, ma come un evento da programmare, non tendendo conto degli effetti negativi che l’età ha sulla fertilità, soprattutto nella donna», osserva Alessandro Verza, specialista in Medina della riproduzione del centro per la fertilità ProCrea di Lugano (www.procrea.ch).

Gli ultimi dati Istat confermano la tendenza a spostare sempre più in là nel tempo la gravidanza. In Italia l’età media al parto è passata dai 29,1 anni del 1991 ai 31,5 del 2014; a Milano dai 30,9 anni del 1999 ai 32 del 2014. Più di una donna su tre, ovvero il 34,64% è diventata mamma per la prima volta dopo i 35 anni; solamente nel 2000 le mamme over 35 rappresentavano poco più del 22%. Più che raddoppiate le neomamme ultraquarantenni in Lombardia: sono passate dal 3% del 2000 all’8% del 2014.

Quella di spostare in là nel tempo la gravidanza è una tendenza assodata. «La scelta del compagno della vita, ma anche il lavoro e il livello soddisfacente di stabilità economica sono tutti fattori che influiscono sulla scelta di diventare madri», prosegue Verza. «Non si considera però che i problemi di fertilità si acuiscono con il passare del tempo». L’età è infatti riconosciuto come il principale ostacolo alla fertilità. «Anche davanti ad quadro clinico sostanzialmente stabile, occorre sempre considerare il fattore tempo in una donna», sottolinea lo specialista di ProCrea. «A 23 anni, ogni ovulazione ha il 26 per cento di probabilità di trasformarsi in gravidanza, a 39 anni le probabilità si dimezzano, a 40 sono del 10 per cento, a 43 fra il 7 e il 4, poi sempre meno. Anche nelle donne con ciclo regolare e funzioni ormonali a posto, le cellule uovo invecchiano, diventano meno feconde o, se fecondate, più soggette ad anomalie cromosomiche, che portano ad aborti spontanei».

«La gravidanza dopo i 40 anni però oggi non fa paura, anche grazie ai progressi della medicina», conclude Verza. «La medicina della riproduzione e le tecniche di procreazione assistita hanno fatto degli importanti passi in avanti. Siamo riusciti a migliorare alcuni aspetti fino a qualche tempo fa impensabili. È migliorata la conoscenza che abbiamo del patrimonio genetico, così possiamo personalizzare ulteriormente le cure per arrivare a coronare il sogno di quante vogliono diventare madri».