Il sondaggio di Mannheimer: 7 italiani su 10 contrari al voto

Centrodestra ancora in vantaggio, ma la forbice del vantaggio si riduce

 L'incontro alla Camera tra il presidente della Camera Roberto Fico e il premier Giuseppe

L'incontro alla Camera tra il presidente della Camera Roberto Fico e il premier Giuseppe

Roma, 26 gennaio 2021 - La maggior parte degli italiani è contraria alle elezioni anticipate ed è anche convinta che alla fine non si andrà alle urne e che il premier Conte resterà in sella. Ma se si dovesse andare al voto, la preferenza resta al centrodestra, anche se il suo vantaggio sugli avversari politici sta diminuendo. Questa la situazione politica italiana, dopo l’apertura formale della crisi di governo, inquadrata dal sondaggista Renato Mannheimer. “Gli italiani continuano a capirci poco di questa crisi, delle sue cause e dei motivi di chi l’ha aperta; e del resto neanche gli addetti ai lavori sembrano capirci molto di più... - premette Mannheimer - Ma una cosa è chiara: pensano che si stia perdendo tempo e almeno tre se non quattro su cinque, diciamo intorno al 70%, non vogliono andare a elezioni anticipate”. Per il sondaggista, “la maggioranza della popolazione resta al fianco di Conte e vuole che continui a governare: la crisi non viene attribuita a lui ma a Renzi e per la maggior parte aprire la crisi di governo non è un merito ma una colpa del leader di Italia Viva. A Conte vengono invece attribuite delle critiche sull’azione di governo, questo sì, specie da chi vota Lega e Fdi; ma resta il sostegno degli elettori di M5s e in gran parte anche di quelli del Pd”. Certo, osserva Mannheimer, “l’elettorato di centrosinistra complessivamente non arriva alla metà dei voti e il centrodestra resta in vantaggio nelle previsioni elettorali; ma questo vantaggio sembra che stia diminuendo, che la forbice che separa i due schieramenti si stia riducendo”.  Ma se almeno la metà degli italiani voterebbe per il centrodestra, che vuole andare alle urne, ma tre italiani su quattro si dicono contrari alle elezioni anticipate, non tutti i calcoli tornano... “Infatti, una fetta cospicua di elettori di centrodestra, in questo momento e su questo tema, non si allinea con i rispettivi leader, specie con Salvini e Meloni propensi al voto subito. I numeri dicono che c’è un ‘vuoto’. Ma ciò non vuol dire che poi non li voterebbero”, replica Mannheimer. In ogni caso, “c’è l’area che possiamo definire di centro, che se vogliamo allargarla al massimo potrebbe andare ora da Berlusconi a Renzi, che non è forte dal punto di vista elettorale, ma lo è come peso politico specifico. Parlamentari di questa area potrebbero essere ‘conquistati’ per garantire la vita di un governo Conte ter ‘allargato’, garantendosi altri due anni in Parlamento, fino a termine legislatura”