Primarie Pd, la guida: come e dove votare il 26 febbraio in Lombardia

Sfida Bonaccini-Schlein: chi sono i candidati, quali sono i programmi e dove sono i gazebo

Domenica 26 febbraio in tutta Italia ci saranno le elezioni primarie del Partito democratico, in cui verrà scelto il nuovo segretario. Potranno votare – dalle 8 alle 20 – tutti i cittadini che hanno almeno 16 anni, non solo gli iscritti al partito. A Milano ci sono circa 305 seggi in tutta la città, alcuni persino dentro parrucchieri o rosticcerie kebab, e oltre 1.500 saranno al lavoro per garantire la consultazione.

I due candidati sono Stefano Bonaccini, attuale presidente dell’Emilia-Romagna, e la deputata Elly Schlein. I due hanno in comune valori, politiche sociali e la volontà di rinnovare profondamente il partito, ma se lui è più pragmatico, lei è più idealista. A livello nazionale i sondaggi danno Bonaccini in vantaggio di oltre 15 punti percentuali, ma a Milano la Schlein ha vinto le consultazioni nei circoli del Pd con 8 punti di vantaggio.

 

Come, dove e quando si vota

Si vota domenica dalle 8 di mattina alle 20 di sera. Alle urne è necessario portare con sé la tessera elettorale, un documento d’identità e due euro. Ci sono più di 5.500 seggi in tutta Italia e il partito ha messo a punto un sito online in cui inserendo la propria provincia e il proprio comune è possibile trovare il seggio più vicino. È sufficiente andare al sito trovaseggio.primariepd2023.it e inserire l’indirizzo.

Gli abitanti del comune di Milano o dell'area metropolitana possono andare ai seguenti link – comune / area metropolitana – per sapere qual è il seggio che corrisponde alla propria residenza e l’indirizzo del luogo dove recarsi per votare, oppure telefonare ai numeri fissi 02 69631010 o 02 69631011 e ai mobili 351 5739615 o 351 6516621.

 

Chi può votare

Potranno votare tutti i cittadini italiani. I minorenni, i lavoratori e gli studenti fuori sede devono però iscriversi attraverso una procedura speciale attraverso la sezione primarie del sito del PD, attivabile entro le ore 12 di venerdì 24 febbraio.

 

Chi è Elly Schlein: il programma

Elly Schlein ha 38 anni ed è nata nel Canton Ticino in Svizzera. Inizia la carriera politica come europarlamentare nel 2014 e viene eletta nell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna nel 2020, scelta come vicepresidente della Regione, lavora per due anni come vide di Bonaccini. Nel 2022 si candida alla Camera e viene eletta: è tra le più votate del partito.

Tra i punti principali del suo programma, che si chiama “Parte da Noi!,”ci sono la conversione ecologica, i diritti dei migranti e il lavoro. È contraria al nucleare, vuole maggiori investimenti sulle rinnovabili e propone una legge nazionale sul consumo zero di suolo. Sul fronte lavoro vuole superare il Jobs Act di Renzi, abolire gli stage gratuiti e imporre un salario minimo (non è contraria al reddito di cittadinanza).

Sull’immigrazione vuole riformare il trattato di Dublino mettendo in atto equa redistribuzione delle responsabilità di tutti gli Stati europei. Sulla politica estera sostiene totalmente l’Ucraina ma ribadisce la necessità di trovare una soluzione di pace. Propone di riformare il sistema elettorale per tornare a far scegliere ai cittadini chi mandare in Parlamento.

 

Chi è Stefano Bonaccini: il programma

Stefano Bonaccini è nato in provincia di Modena e ha iniziato l’attività politica fin da giovane facendosi tutta la gavetta: dal comune, alla provincia, fino alla Regione. Nel 2014 viene eletto presidente della Regione Emilia-Romagna. Negli anni porterà il suo territorio in testa alle classifiche nei settori della sanità, del lavoro e dei trasporti e verrà rieletto nel 2019. Come molti amministratori di lungo corso, ha approccio pragmatico e dialogante con le altre forze politiche.

Il programma di Bonaccini, intitolato “Energia popolare”, si concentra soprattutto su lavoro, scuola e sanità pubblica. Per l’ambiente propone una legge nazionale per la protezione del clima e la riforestazione piantando 60 milioni di alberi. Anche lui, come la Schlein, è contrario al nucleare e si focalizza sul miglioramento della qualità dell’aria e della mobilità sostenibile.

Le sue proposte per il lavoro sono un taglio del costo del lavoro del 10% per tutti e del 30% per i giovani. Vuole abolire di tirocini extracurricolari e disegnare una legge contro il caporalato. Propone anche un rafforzamento delle tutele per il lavoro autonomo e un nuovo contatto nazionale per aumentare del 30% il salario dei lavoratori del Terzo settore.

Per la scuola asili gratuiti da 0 a 6 anni, obbligo scolastico a 18 anni e piani di edilizia scolastica. Vuole investire, inoltre, 5 miliardi in più sulla sanità pubblica riportando la spesa pubblica al 7%, superando il numero chiuso nelle facoltà di medicina e potenziando i pronto soccorso e la rete dei medici di base.