MASSIMILIANO MINGOIA
Politica

Pasticcio olimpico, Moratti? Ipotesi bruciata: "Ora serve un manager"

Sfuma l’idea di risolvere il problema della doppia candidatura del centrodestra Salvini: ottima proposta. Sala: no a un politico. Malagò: c’è una rosa di nomi

Letizia Moratti

Milano - Letizia Moratti sembra ormai un nome “bruciato’’. Tra i soci della Fondazione olimpica Milano-Cortina 2026 nessuno sembra credere che la vicepresidente della Regione abbia ancora possibilità di diventare il nuovo amministratore delegato della Fondazione a Cinque Cerchi. Ma il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini non si arrende e a Porta a Porta , in serata, afferma: "Le Olimpiadi 2026 porteranno milioni di turisti e miliardi di euro nelle nostre casse. Con il Governo giallorosso abbiamo perso due anni. Il profilo della Moratti sarebbe una garanzia". Ma ripartiamo da capo. L’indiscrezione emersa domenica ha provocato subito una pioggia di smentite – dell’interessata, del sindaco Giuseppe Sala e della premier Giorgia Meloni – ma, soprattutto, ha creato un caso politico. Sì, perché la nomina della Moratti come manager olimpico sarebbe servita al centrodestra per cogliere due piccioni con una fava: evitare la discesa in campo di Lady Letizia alle elezioni regionali come candidata presidente civica sostenuta dal Terzo Polo e individuare un sostituto dell’ad prima prescelto ma non nominato, Andrea Abodi, diventato nel frattempo ministro dello Sport.

Insomma , la Moratti era il nome giusto per risolvere la grana elettorale lombarda alla coalizione costituita da FdI, Lega e FI. Ma per questo motivo, oltre al fatto che il nome della Moratti non è stato sottoposto ai soci della Fondazione, Sala si è immediatamente messo di traverso all’indicazione della Moratti come manager olimpico. Una mossa che il sindaco ieri ha spiegato con queste parole: "Quello di amministratore delegato della Fondazione olimpica è un ruolo che non può essere politicizzato. E la scelta di Letizia Moratti sarebbe stata una scelta politicizzata. Non so neanche se il suo nome sia stato fatto con la sua consapevolezza piena della cosa, ma qualcuno ci ha provato". Resta un mistero chi ci abbia provato, anche se le parole di ieri sera di Salvini fanno sorgere qualche sospetto proprio sul segretario lumbard. Anche al presidente della Regione Attilio Fontana questa soluzione Moratti non sarebbe dispiaciuta e ieri l’ha confessato a chiare lettere: "Non abbiamo parlato della possibile nomina perché nessuno ha affrontato il problema. Detto questo, quando ho letto ho pensato fosse una bella idea. Infatti la vicepresidente Moratti ha già affrontato il tema di Expo 2015, e penso che qualcuno abbia fatto un abbinamento tra la sua precedente attività, che è stata fatta bene, e questa. Le sue capacità in merito a un evento internazionale sono già state dimostrate".

Sala, invece , pur premettendo "non ho nulla contro la Moratti", boccia il metodo scelto per far emergere il nome dell’ex sindaco: "Alcuni ci hanno provato in maniera impropria da più punti di vista: ci sono delle regole che vanno rispettate e non esiste che la politica intervenga così senza coinvolgere i diretti interessati, che sono gli amministratori locali. Era una soluzione per risolvere un problema al centrodestra. Così le cose non si fanno. Quello che ho cercato di fare è quella di stopparla subito. Mi pare che sia già finita". Una tesi, quella della Moratti ormai “bruciata’’, confermata anche dal presidente della Fondazione olimpica e del Coni Giovanni Malagò: "Cosa è successo con le indiscrezioni sulla Moratti ad di Milano-Cortina? Non mi sono fatto nessuna idea in particolare, ma non è né il primo né l’ultimo caso che con persone con qualità molto importanti ed eccellenti, grazie a chi anticipa delle ipotesi anche importanti, poi tutto prenda una piega diversa". Conclusione: urge un nuovo manager capace di far accelerare la macchina organizzativa dei Giochi. Malagò ammette che "c’è una rosa di nomi" tra cui scegliere il nuovo ad e si augura "di trovare una soluzione nel giro di pochi giorni, se non di poche ore, perché per evidenti motivi la scelta non è più procrastinabile". I nomi della rosa restano top secret, almeno per ora. Forse per evitare altre fughe di notizie. E altri nomi “bruciati’’.