Crisi di governo, tocca a "Super" Mario Draghi

L'ex timoniere della Bce: "Fiducioso nell'appoggio dei partiti". Ma basterà la sua caratura?

Mario Draghi

Mario Draghi

Roma, 3 febbraio 2021 - Mario Draghi è uscito dal Palzzo del Quirinale camminando sul tappeto rosso, che invece non c'era al suo ingresso sul Colle più alto. Quel tappeto rosso è il sigillo, il simbolo dell'investitura che l'ex presidente della Banca Centrale Europa ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che gli ha affidato l'incarico di formare un governo, dopo la fine dell'esperienza del Conte bis e il mancato decollo del Conte ter. L'uomo che con l'ormai iconico "Whatever It takes" salvò l'euro nel 2012 dovrà ora mettere in campo tutta la propria forza, il carisma e il coraggio politico per dare un esecutivo al Paese, alle prese con la crisi di governo apertasi con le dimissioni di Conte sei giorni fa. Nel pomeriggio, dopo aver accettato l'incarico con riserva, si è recato a Palazzo Chigi per incontrare chi fino a qualche giorno fa occupava la poltrona di primo ministro, il dimissionario Giuseppe Conte.

«La consapevolezza dell'emergenza richiede risposte all'altezza della situazione e con questa speranza che rispondo all'appello del presidente della Repubblica", ha spiegato Draghi all'uscita  dell'incontro.  "Vincere la pandemia, offrire risposte ai bisogni quotidiani, rilanciare il Paese sono le sfide che mi attendono e per questo avremo a disposizioni consentitenti risorse". Quindi il primo accenno politico. "Con grande rispetto mi rivolgerò innanzitutto al Parlamento, espressione della volontà popolare. Sono fiducioso che da un confronto con i partiti e le forze sociali possa emergere una coesione sociale. Toglierò la riserva al termine delle consultazioni".

L'incarico a Draghi arriva dopo la presa d'atto da parte dello stesso capo dello Stato del fallimento del tentativo di Roberto Fico, a cui il capo dello Stato aveva affidato un incarico esplorativo. La speranza di ricompattare una maggioranza ormai "decotta" è naufragata fra veti e dispetti.  Così a Mattarella non è rimasto altro che prenderne atto e dopo il durissimo discorso di ieri sera  chiedere alle forze politiche affinché "conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo". A quel punto chi se non Mario Draghi, al momento l'italiano di gran lunga più stimato nel mondo a cui tocca rilanciare un'Italia che sembra aver perso la rotta. Un annuncio che da solo era bastato a far schizzare alle stelle le Borse con tanto di imprimatur dalla stampa estera che ha salutato la notizia con positività a conferma che la caratura dello stesso Draghi, è garanzia di fronte alla bufera politica.

The Times su Mario Draghi
The Times su Mario Draghi

Basterà la sua caratura la competenza e la credibilità internazionale di "Super Mario Draghi" - come l'ha definito il New York Times, per far nascere un governo tecnico (e stabile) al Paese che deve uscire dalle sacche della crisi? Il nuovo governo tecnico che potrebbe nascere, proprio come avvennne con Carlo Azeglio Ciampi (1993) e Mario Monti (2011), suona di fatto come il commissariamento di un Parlamento.