Elezioni anticipate, deputati e senatori salvano il vitalizio per un soffio

Per una manciata di giorni i parlamentari riusciranno a rientrare nel calcolo che assegna loro la pensione

Roma - Nonostante lo scioglimento anticipato delle Camere, deputati e senatori non perderanno il diritto alla pensione per questa legislatura, seppur per una manciata di giorni. Le norme che regolano i cosiddetti vitalizi, in realtà una forma pensionistica che scatta al 65esimo anno di età, prevede che si maturi il diritto della quota per i cinque anni della legislatura, quando questa è arrivata a 4 anni, sei mesi e un giorno. La data fatidica è il 24 settembre, il giorrno prima delle elezioni.

Deputati e senatori saranno ufficialmente al lavoro fino al 24 settembre, per esaminare decreti urgenti che il governo promulgherà, come recita l'articolo 61 della Costituzione - "finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti". I calcoli sono presto fatti: le prossime elezioni si svolgeranno il 25 settembre e le nuove camere si insedieranno il 15 ottobre, come prevede sempre la nostra Carta: 21 giorni dopo la fatidica data "salva pensioni".