Elezioni amministrative, si vota domenica 14 e lunedì 15 maggio: le informazioni utili sulle urne

In Lombardia si sceglie il sindaco in 106 Comuni. Due i capoluoghi: Brescia e Sondrio

Elezioni amministrative: si vota in 106 centri lombardi

Elezioni amministrative: si vota in 106 centri lombardi

Sono 400mila gli elettori chiamati a scegliere il sindaco e a rinnovare il Consiglio comunale domenica 14 e lunedì 15 maggio. I seggi saranno aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. In Lombardia si vota in 106 Comuni su 1.504 (7%): solo 12 - quelli con una popolazione superiore ai 15mila residenti - sono a rischio ballottaggio, 17 invece non raggiungono neppure i mille elettori. Nella tornata dei piccoli centri non mancano però città strategiche per le segreterie dei partiti, i capoluoghi di provincia (Brescia e Sondrio), le curiosità e una buona lista di “anticipatari”, Comuni alle urne prime della scandenza naturale della legislatura a causa di commissariamenti o per la perdita dei sindaci.

A Brescia, seconda città della Lombardia, i 145mila elettori potranno scegliere tra 5 candidati e 19 liste collegate. La sfida per la vittoria finale sarà tra l’attuale vicesindaco, Laura Castelletti, che ha amministrato il Comune dopo l’elezione dell’ex sindaco, Emilio Del Buono, al Consiglio regionale, e Fabio Rolfi, ex assessore regionale. Castelletti sarà sostenuta dal centrosinistra, dal Terzo Polo e da 5 civiche, Rolfi dal centrodestra e da 3 civiche. Il Movimento 5 Stelle punta invece su Alessandro Lucà, appoggiato anche da Unione Popolare e Partito Comunista Italiano. Nell’altro capoluogo di provincia, Sondrio (18mila elettori), ci sarà il sindaco uscente, Marco Scaramellini, che corre per il bis con la squadra di centrodestra. Il principale sfidante sarà Simone Del Curto con la coalizione di centrosinistra mentre il terzo nome è quello di Luca Zambon, vicepresidente del Consiglio uscente, che sarà sostenuto dal Terzo Polo.

La provincia di Brescia è quella con più Comuni al voto, 17: urne aperte a Agnosine, Barghe, Berzo Inferiore, Borno, Castelcovati, Malonno, Manerbio, Milzano, Offlaga, Ospitaletto, Ponte di Legno, San Zeno Naviglio, Soiano del Lago, Toscolano Maderno e a Trenzano. A Berzo Demo, centro della Vallecamonica, i cittadini saranno chiamati a scegliere il sindaco e i consiglieri dopo il commissariamento del Comune in seguito alle vincende giudiziarie del sindaco, Giovan Battista Bernardi, che si ripresenta (la sfidante sarà Elena Bonomelli).

Nella Città metropolitana di Milano l’appuntamento elettorale riguarda 12 Comuni: ipotesi ballottaggio ad Arese, Bareggio, Bresso, Cinisello Balsamo, Gorgonzola e Cologno Monzese, commissariato dalla scorsa estate dopo la crisi di Giunta che ha sgretolato l’alleanza di centrodestra. Ma l’ex sindaco, Angelo Rocchi, che aveva lasciato dopo meno di 20 mesi dalla rielezione, non si dà per vinto e correrà anche questa volta. Sfiderà Stefano Zanelli in campo con la coalizione di centrosinistra e la leghista Dania Perego, appoggiata da due civiche, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia candidano Giuseppe Di Bari. Gli altri centri sotto i 15mila abitanti del Milanese interessati dalla tornata elettorale sono Basiglio, Bellinzago Lombardo, Calvignasco, Cerro Maggiore e Cisliano.

Undici i paesi al voto nelle province di Bergamo, Como e Pavia. Nella Bergamasca urne aperte ad Aviatico, Capriate San Gervasio, Casnigo, Foresto Sparso (in anticipo per la morte del sindaco), Mapello, Oltre il Colle, Paladina, Pianico (il più piccolo, con un centinaio di elettori), Piazzolo, Serina e a Villa d’Ogna. Nella provincia di Monza e Brianza si vota a Brugherio, Carate Brianza, Cogliate, Lazzate, Macherio, Nova Milanese e Seregno. Quattro su 7 hanno i numeri per arrivare al ballottaggio. Il centro principale è Seregno, 5 candidati in corsa, la sorpresa è Lazzate dove la Lega, dopo 30 anni, non corre da sola ma in coalizione. Nella vicina Lecco, con la commissariata Ballabio dopo la bocciatura del bilancio lo scorso giugno, vanno al voto Calolziocorte, Oliveto, Valvarrone e Robbiate. Nel Comasco seggi allestiti a Bulgarograsso, Carlazzo, Centro Valle Intelvi, Cernobbio, Dosso del Liro, Laglio - località nota per la villa di George Clooney - Lurago d’Erba, Montemezzo, Mozzate e San Siro. Si vota anche a Brunate, commissariato in seguito alla raffica di dimissioni della scorsa estate, sindaco compreso.

Nel Pavese, la provincia con più Comuni con meno di mille elettori alle urne (7 su 11), elezioni ad Alagna, Borgarello, Bosnasco, Castello d’Agogna, Mezzanino, Nicorvo, San Damiano al Colle e Sommo. Agli otto centri a scadenza naturale si aggiungono i casi di Pinarolo Po, dove la Giunta è decaduta dopo una condanna per peculato, e di Zerbo e Portalbera, in anticipo per la morte dei due sindaci. Nel Lodigiano, tra i 6 centri al voto, c’è anche il commissariato Brembio, dopo il terremoto di settembre con le dimissioni di sei consiglieri su sette. Oltre al sindaco, poi, ha perso anche l’unico agente di polizia locale. Gli altri paesi alle urne sono Castelgerundo, Cavenago d’Adda, Massalengo, Sordio e Turano Lodigiano. Sempre nella Bassa Lombardia, a Cremona, sui 7 Comuni interessati dalle elezioni 4 ci arrivano in condizioni particolari. Commissariati Motta Baluffi, Robecco d’Oglio, Ticengo - l’ex vicesindaco è entrato in Consiglio regionale da poco - e Vailate. Gli altri - Capergnanica, Trescore Cremasco e Vaiano Cremasco - vanno alle urne per fine legislatura, così come i 5 mantovani: Borgo Mantovano, Castel Goffredo, Ceresara, Rodigo e San Martino dall’Argine.

Completano l’elenco dei 106 Comuni i 14 delle province di Sondrio e Varese (7 ciascuna). In Valtellina, oltre al capoluogo, urne aperte a Cosio Valtellino, Teglio, Chiesa in Valmalenco, Albosaggia, Bema e Gerola Alta: questi ultimi sono il secondo e il terzo centro più piccolo della Lombardia al voto. Nel Varesotto si sceglieranno sindaco e consiglieri ad Agra, Azzate, Jerago con Orago, Lonate Pozzolo e Venegono Superiore. Si è aggiunto Angera dopo la recente crisi di Giunta. Il settimo è Bardello con Malgesso e Bregnano, che per la prima volta nomina elegge il sindaco dopo la fusione del 1° gennaio.