Super green pass, obbligo vaccinale e scuole: parla il premier Draghi

"La gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipendono da persone non vaccinate", ha detto il presidente del Consiglio

Roma, 10 gennaio 2022 - Sono entrate in vigore oggi le ultime nuove regole, decise tra fine dicembre e inizio gennaio, per cercare di contenere la diffusione del contagio. Dal Super green pass obbligatorio quasi ovunque all'obbligo vaccinale per gli over 50, Obblighi e restrizioni che hanno suscitato non poche polemiche nel Paese. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa (e scusandosi per non aver convocato la stampa subito dopo l'approvazione del decreto del 5 gennaio), ha illustrato oggi gli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo. Accanto a lui i ministri della Salute Speranza e dell'Istruzione Bianchi e il coordinatore del Cts Locatelli.

Appello ai no vax

Il premier ha iniziato spiegando la situazione della campagna vaccinale: "Quasi l'80% della popolazione ha completato il ciclo di vaccinazione primario, quasi il 40% con la terza dose".

"La gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipendono da persone non vaccinate".

"Sono loro che hanno probabilità maggiori di sviluppare la malattia e le sue forme più gravi". E ancora: "Uno degli scopi della conferenza stampa è di invitare alla vaccinazione chi ancora non l'ha fatto e ringrazio chi l'ha fatto".

Per quanto riguarda il futuro e le strategie adottate, Draghi ha sottolineato che è grazie ai vaccini se il 2021 ha una situazione molto diversa dal 2020: "Nel 2021 abbiamo avuto una crescita economica del 6%, nel 2020 invece un calo del 9%. Le nostre scuole hanno riaperto nell'aprile 2021 e ora riaprono così come anche le scuole nei grandi paesi dell'Europa". 

L'obbligo vaccinale

"Le politiche di questo Governo, come quello sullo smart working, sono coerenti con questa strategie, siamo stati tra i primi ad adottare l'obbligo vaccinale per tutta una serie di categorie. La circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, sopratutto per effetto che il virus ha sui non vaccinati. L'obbligo vaccinale over 50 è stato fatto sulla base dei dati: chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi, le terapie intensive sono occupate per due terzi da non vaccinati. Abbiamo tutti i motivi per pensare che riusciremo anche questa volta". 

La riapertura delle scuole

"Il governo ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza. Basta vedere gli effetti della diseguaglianza tra gli studenti causati dalla Dad per convincersi che questo sistema scolastico provoca delle diseguaglianza destinate a durare, che si riflettono su tutto il futuro della loro vita lavorativa, anche sul futuro lavorativo e salariale". Lo dice Mario Draghi, in conferenza stampa, dove sottolinea: "Non ha senso chiudere la scuola prima di aver chiuso tutto il resto e non ci sono i motivi per farlo. Bisogna respingere un ricorso generalizzato alla Dad". "Probabilmente ci sarà un aumento delle classi in Dad nelle prossime settimane, ma quello che dobbiamo respingere è un ricorso generalizzato alla didattica a distanza". 

Ha aggiunto il ministro Bianchi: "Ad oggi i docenti assenti perchè positivi o in quarantena sono il 6%, gli studenti il 4,5%. Stiamo controllando la situazione perchè abbiamo operato con attenzione, non siamo stati fermi". Così il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, aggiungendo che i docenti sospesi perchè non vaccinati sono lo 0,72%. 

Il ministro Speranza: dobbiamo alleggerire la pressione sugli ospedali

"Se vogliamo ridurre la pressione sui nostri ospedali, salvare le vite umane e favorire la ripartenza del Paese, dobbiamo ridurre l'area dei non vaccinati. E' questa la strada che abbiamo scelto e si basa su evidenze scientifiche" ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza. "In terapia intensiva ci sono 23,2 persone non vaccinate su 100mila abitanti, si passa da 23 a 0,9 su 100mila con la terza dose di vaccino. Il grafico mostra il senso del decreto che abbiamo approvato. La strada prioritaria è ridurre l'area dei non vaccinati e questo ha piena e compiuta evidenza scientifica", conclude il ministro Speranza.

Cosa ci aspetta?

"Si sono succeduti diversi decreti, è vero, ma ci siamo dovuti adattare alla materie e alla situazione. La strategia primaria è adesso quella della vaccinazione ed evitare di chiudere tutto di nuovo. Vogliamo che l'Italia resti aperta con tutte le cautele necessarie. Il quadro nuovo: prudenza, rispetto delle regole, vaccinazione e fiducia. E' essenziale essere uniti".

La tenuta della maggioranza

"La diversità di opinioni, le divergenze non sono mai state di ostacolo all'azione di governo". Lo ha rimarcato in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Mario Draghi.  "L'esperienza di questi 11 mesi - ha osservato Draghi - è stata un'esperienza di una maggioranza molto grande e quindi un'esperienza in cui occorre accettare la diversità di vedute. Non occorre cercare, come è stato detto, la mediazione a tutti i costi, ma per alcuni provvedimenti particolarmente importanti l'unanimità è molto importante, purché il risultato della mediazione abbia senso, abbia significato".

Sostegno ai settori in crisi

"La legge di bilancio appena approvata già prevede degli stanziamenti per settori in difficoltà. Per il momento usiamo queste misure, stiamo facendo tutti una riflessione per cercare di affrontare nella maniera più soddisfacente i bisogni di sostegno che possono essere determinati da questa ripresa della pandemia. Valuteremo se servono altre risorse. Non abbiamo riflettuto se sia necessario uno scostamento di bilancio".

"In legge di bilancio sono già stati stanziati 3,5 miliardi per l'emergenza bollette nel primo trimestre, è previsto verranno presi altri provvedimenti nel trimestre successivo e nei mesi a seguire". Come già detto, "la via del sostegno governativo è importante ma non l'unica", quindi "occorre chiedere a chi ha fatto grandissimi profitti da questo aumento del gas di condividerli con il resto della società"