Luigi Di Maio lascia il Movimento 5 Stelle. Pronti i gruppi di Insieme per il futuro

Si consuma lo strappo finale fra il ministro degli Esteri e il leader pentastellato Giuseppe Conte. Con il titolare della Farnesina una cinquantina di parlamentari

Roma, 21 giugno 2022 - Luigi Di Maio lascia il Movimento 5 Stelle.  Alle 21.30 circa, all'Hotel Sina Bernini Bristol in piazza Barberini 23 a Roma, è iniziata la conferenza stampa del ministro degli Esteri e, in questa sede, ha annunciato la sua decisione e la formazione del nuovo gruppo politico "Insieme per il futuro" nel quale sono confluiti 60 parlamentari ex 5 Stelle. Il titolare della Farnesina ha spiegato che si tratta di una scelta che non avrebbe "mai immaginato di fare" e di aver dato il massimo all'ormai ex partito. 

Poi, un ringraziamento: "Grazie al M5 per tutto quello che ha fatto per me, sono convinto di aver ricambiato dando il massimo. Sono stati anni intensi, ricchi di successi ma anche di sofferenze". E un chiarimento: "In questi giorni alcuni di noi sono stati messi di fronte a un bivio: scegliere tra le posizioni del proprio partito e la statura e la credibilità dell'Italia. Noi non abbiamo avuto dubbi da che parte stare". "Ognuno di noi - ha aggiunto - dovrebbe considerare la politica come missione. Io ho sempre tenuto a mente di aver giurato da ministro sulla Costituzione della Repubblica che chiede di mettere davanti a ogni cosa il nostro Paese. Anche quando si devono fare rinunce politiche. Rinunce al tuo partito". E ancora: "Nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale, ci mettiamo in cammino. Partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un'onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l'odio, populismo, sovrani ed estremismi". Al termine delle dichiarazioni per formalizzare l'addio a M5s, Luigi Di Maio si e' trattenuto per alcuni minuti nella sala dell'hotel Bernini dove ha abbracciato i 'suoi' parlamentari che erano presenti all'evento. 

Si consuma così lo strappo definitivo fra l'ex premier Giuseppe Conte e il titolare della Farnesina, già numero uno pentastellato, entrato da giovanissimo nel Movimento dopo una serie di esperienze, fra le quali quella di steward per l'accoglienza degli spettatori vip allo stadio San Paolo di Napoli. Un addio che arriva al culmine di numerose tensioni e battibecchi, che ha avuto come punto di caduta finale il differente posizionamento sulla guerra in Ucraina; dubbioso e critico sull'invio delle armi per quanto riguarda l'avvocato leccese (spalleggiato in questo senso dal presidente della Camera Roberto Fico), fedele alla linea del governo e decisamente più atlantista quello di Di Maio.

Con "Giggino" dovrebbero esserci circa una cinquantina di parlamentari. Fra loro, secondo le anticipazioni delle agenzie, ci sarebbero nomi di peso assoluto, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e il viceministro all'Economia Laura Castelli. I gruppi vicini a Di Maio dovrebbero riunirsi già stasera, per i primi aggiornamenti sulla linea politica e sugli incarichi di capogruppo. Intanto arrivano i primi commenti a quella che ha l'aria di essere una vera e propria scissione. L'ex battitore libero grillino Alessandro Di Battista, per esempio, sceglie l'arma dell'ironia: "Insieme per il futuro? Sicuramente il futuro di Luigi". Il Pd, invece, ha espresso "preoccupazione", anche nell'ottica della tenuta del governo Draghi, per lo strappo. La squadra di ministri pentastellati, infine, ha garantito sostegno alla linea "maggioritaria", che si riconosce nelle posizioni del leader Giuseppe Conte (e, pare, del fondatore del Movimento Beppe Grillo).

Con il passare dei minuti il totonomi riguardante la composizione dei nuovi gruppi ha iniziato a farsi rovente. Sulla carta la pattuglia dei "dimaiani" si è ampliata fino a contare una cinquantina di parlamentari, quasi un quarto del contingente M5S fra Camera e Senato. Fra i quarantanove deputati che hanno finora sottoscritto per la creazione di un nuovo gruppo (un cinquantesimo ha dato la parola, ma deve ancora firmare), secondo quanto si apprende ci sono anche il viceministro dell'Economia Laura Castelli, il questore della Camera D'Uva, Vincenzo Spadafora, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, quella per il Sud Dalila Nesci e quello per la Salute Pierpaolo Sileri. Nell'elenco viene aggiunto anche Simone Battelli, presidente della commissione Politiche Ue, Vittoria Casa che presiede la commissione Cultura e Filippo Gallinella, a capo della commissione Agricoltura. Fra i senatori ci sono il sottosegretario alla Giustizia Anna Macina Primo Di Nicola, Vincenzo Presutto, Trentacoste, Campagna, Donno, Vaccaro e Simona Nocerino