Vigevano, una piazza per i cento anni del paroliere Pallavicini: l’omaggio all’autore di Azzurro

All’autore dell’intramontabile hit cantata da Modugno e di altri grandi successi della canzone italiana sarà intitolato uno spazio dove un tempo si trovava il locale “La Capannina”

Vito Pallavicini in compagnia di Toto Cutugno Tra i brani scritti dal vigevanese “Io che non vivo“ fu ripreso da Elvis Presley negli Stati Uniti

Vito Pallavicini in compagnia di Toto Cutugno Tra i brani scritti dal vigevanese “Io che non vivo“ fu ripreso da Elvis Presley negli Stati Uniti

VIGEVANO – Una produzione sterminata con una serie di successi come pochi altri. Vigevano ricorda il paroliere Vito Pallavicini, scomparso nel 2007 all’età di 83 anni, dedicandogli la piazzetta attigua al nuovo insediamento residenziale nato dove un tempo si trovava la celebra discoteca cittadina “La Capannina“, meta soprattutto negli anni Sessanta dei big della canzone italiana. La cerimonia di intitolazione è prevista per le 10.30 di lunedì, nel giorno del centenario della nascita di Pallavicini. Alla cerimonia parteciperanno il tenore Marco Clerici e i giovani talenti della scuola Vidari di Vigevano, che renderanno omaggio all’autore della celeberrima Azzurro. Al contempo l’artista Cherubino Carrieri realizzerà, nella piazzetta, un’opera a ricordo di Pallavicini.

Vigevanese doc, una laurea in ingegneria chimica nel cassetto, inizia nel mondo del giornalismo scrivendo per L’Informatore Vigevanese, in settimanale cittadino di sport e costume, fondato nel 1945 da Carlo Natale. La svolta della sua vita arriva curiosamente in occasione di un altro 22 aprile, quello del 1959: in un ristorante cittadino, festeggia i suoi 35 anni con un gruppo di amici. Tradi loro c’è il maestro Pino Massara, che gli rivela che una casa discografica è alla ricerca di un paroliere. Sino a quel momento Pallavicini non ha mai scritto una canzone ma, in pochi minuti - così racconta la leggenda - scritto su un tovagliolo, nasce il testo di Amorevole, che sarà uno dei successi del 1959, cantato da Nicola Arigliano.

Da lì in poi non si fermerà più: sue Ghiaccio bollente, successo di Tony Dallara, Le mille bolle blu, cantata da Mina e che segnerà il debutto a Sanremo del quale il paroliere vigevanese è recordman assoluto con 116 canzoni presentate, 14 solo tra il 1965 e il 1966. E non è finita. Sua la firma dei testi di “Io che non vivo“ cantata da Pino Donaggio e ripresa addirittura da Elvis Presley, che negli Stati Uniti vendette oltre 30 milioni di copie.

Nella sua carriera Pallavicini ha scritto tra gli altri per Toto Cutugno, Al Bano, Iva Zanichhi, Fred Bongusto e Patty Pravo. Alla memoria di Vito Pallavicini lunedì sera alle 21, al teatro Odeon, 81 ragazzi delle medie Bussi metteranno in scena lo spettacolo “Come potrei dimenticarti…“. L’ingresso sarà riservato alle famiglie degli studenti e al personale scolastico.