Vigevano, Aleks Palushi muore stritolato dalla betoniera in un cantiere

Una operazione di routine, anche se non priva di rischi, alla quale l’uomo era assolutamente abituato

I soccorsi sul luogo dell'incidente a Vigevano

I soccorsi sul luogo dell'incidente a Vigevano

Vigevano (Pavia) -  Era intento a ripulire una piccola betoniera quando, per cause che sono al vaglio degli ispettori della Ats di Pavia, è stato agganciato dal meccanismo rotante che lo ha stritolato. Aleks Palushi, 43 anni, di nazionalità albanese, spostato e padre di due figli, titolare di una impresa edile con sede a Vigevano, è morto ieri pomeriggio all’interno di un piccolo cantiere di corso Torino 62: si stava occupando dei lavori di ristrutturazione di un vecchio caseggiato.

Con tutta probabilità la pulizia dell’impastatrice di cemento era una operazione di routine, anche se non priva di rischi, alla quale l’uomo era assolutamente abituato. Ma a differenza delle moltissime volte che l’aveva effettuata in passato, questa volta qualcosa non è andato per il verso giusto. Quello che è più plausibile è che il meccanismo lo abbia agganciato trascinandolo senza che potesse opporre resistenza. Il decesso è avvenuto sul posto. L’allarme è stato immediato e in corso Torino sono arrivati il personale medico del 118 ed una ambulanza della Croce Azzurra di Abbiategrasso, il cui intervento non è stato purtroppo necessario, gli agenti del commissariato cittadino e gli ispettori della Ats di Pavia. E spetterà proprio a questi ultimi ricostruire con esattezza la dinamica che ha portato al tragico infortunio sul lavoro avvenuto quando, con tutta evidenza, la giornata di lavoro stava volgendo al termine.

I lavori stavano interessando un vecchio caseggiato che si trova all’angolo tra corso Torino e corso Togliatti dei quali Palushi, che era titolare di una impresa edile con sede in via dei Pioppi, nella stessa zona della città, si stava occupando. Sul luogo dell’accaduto ieri pomeriggio la tensione era palpabile con i congiunti dell’uomo comprensibilmente sconvolti per l’accaduto. Peraltro i soccorsi hanno dovuto tornare sul posto poco più di mezz’ora più tardi per prestare assistenza a due persone: l’ambulanza della Croce Rossa di Mortara che è intervenuta non ha però effettuato alcun trasporto.

La salma dell’imprenditore edile è stata trasferita all’obitorio a disposizione dell’autorità giudiziaria alla quale spetterà, come appare del tutto probabile, disporre l’autopsia per accertare con esattezza le cause del decesso.