
Vigevano (Pavia) - Era stato accompagnato al Pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano per medicare alcuni tagli. Ed è stato lì che ha perso il controllo. I carabinieri di Vigevano hanno arrestato, nella notte tra sabato e domenica, S.R., 34 anni, residente in provincia di Varese e ospite in città a casa di un amico.
A differenza dei recenti episodi che hanno interessato il reparto di emergenza-urgenza dell’ospedale cittadino l’uomo non ha provocato danni ma per ricondurlo alla calma sembra che i militari abbiano estratto i taser.
Quello dell’altra notte è l’ennesimo episodio che si registra in poco tempo al Pronto soccorso cittadino. Trattenuto in camera di sicurezza, l’uomo è comparso ieri mattina davanti al giudice che ha convalidato l’arresto effettuato dai militari del maggiore Paolo Banzatti e ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Ben diversamente erano andate le cose nella mattinata del 12 marzo scorso quando un uomo di 41 anni di origine nigeriana aveva devastato la zona dell’accettazione del Pronto soccorso e aveva anche ferito un sanitario. L’uomo, che abita a Mortara, è stato arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio e lesioni personali. A bloccarlo era stato il personale del commissariato cittadino: in quella circostanza gli agenti avevano utilizzato il teser. Anche per lui il giudice che ha convalidato l’arresto ne aveva disposto la custodia cautelare in carcere con 30 giorni di sorveglianza psichiatrica. Nel frattempo resta recluso nel carcere pavese di Torre del Gallo.
L’episodio aveva spinto i sindacati a prendere una posizione decisa rispetto alla tutela delle condizioni di lavoro del personale sanitario e dei degenti, chiedendo, alla luce degli ultimi fatti, di provvedere al ripristino dei posti di polizia presso gli ospedali. Una richiesta che è stata accolta in brevissimo tempo dal prefetto di Pavia, Francesca De Carlini, che in applicazione delle direttive del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha disposto la riapertura dei presidi nei tre grandi ospedali della provincia, Pavia, Vigevano e Voghera, oltre al potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e di illuminazione esterna.