Vigevano città dei supermercati Neanche il centro sarà immune

I punti vendita potrebbero diventare 23, uno ogni 3mila abitanti. Allo studio pure l’ex Bingo

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di Umberto Zanichelli

In quindici anni a Vigevano i negozi – tra alimentari, non alimentari e misti – sono passati dai 1.030 del 2006 ai 990 del 2021 con una perdita media di 2-3 attività all’anno, dato che gli esperti considerano fisiologico. Emerge da un’elaborazione di Ascom Vigevano sui dati diffusi dalla Regione, reperibile sul sito istituzionale. Anche un’analisi che interessi le superfici non offre riscontri particolarmente allarmanti: si è infatti passati da 58.447 metri quadri a 54.556. Se si entra nel dettaglio invece il quadro cambia: se si considerano soltanto i negozi non-alimentari, il calo nei tre lustri presi in considerazione è nell’ordine delle 70 unità per oltre 5mila metri quadri di superficie. Se si considerano i cosiddetti “misti“, piccoli punti vendita che possono contare anche una piccola porzione di alimentari, i riscontri sono in linea con quelli generali.

Nel settore alimentare invece si avverte il vero cambiamento: rispetto a 15 anni fa i negozi di settore sono passati da 165 a 190, con un incremento di circa 800 metri quadri per un totale di poco meno di 6mila metri quadri complessivi. In altre parole sembra che Vigevano, che sino a pochi anni fa proponeva un’offerta commerciale in pressoché ogni settore, rendendo inutili gli spostamenti, oggi abbia concentrato molto nel ramo alimentare anche in funzione dell’impennata dei supermercati. In questo ambito nel 2006 le medie strutture, quelle cioè con superficie compresa tra 250 e 2.500 metri quadri, erano 54 contro le attuali 47 ma i metri quadri sono aumentati da 37 a 43mila. Nel calcolo, va evidenziato, non sono compresi l’Ipercoop e l’Esselunga, considerate grandi strutture, veri e propri giganti della categoria. Ma attorno a questi dati si sviluppa anche il dibattito sulla “Vigevano città dei supermercati“: se tutti progetti avviati o in avanzato stato di studio troveranno riscontro, i supermercati diventeranno 23, uno ogni 3mila abitanti in media. Molti dei nuovi insediamenti sorgeranno lungo l’asse dalla ex Statale 494, dove già si affacciano le due strutture più grandi.

Né il centro storico resterà immune, visto che si sta valutando un progetto che riguarderebbe l’area dell’ex Bingo di corso della Repubblica. Sul tema dei supermercati da tempo è in atto un aspro confronto tra l’Amministrazione di centrodestra e l’opposizione.