Video hard con minori venduti a 20 euro l’uno. Incensurato in manette

Un lodigiano di 32 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia Porta Magenta di Milano per detenzione di materiale pedopornografico: in casa teneva nascosti nel proprio archivio in un cloud – la tecnologia che permette di elaborare e stoccare dati in Rete – circa 700 video di scene di sesso con minori. Su una chat il lodigiano li proponeva a 20-30 euro. A far scattare le indagini-lampo è stata la denuncia presentata nei giorni scorsi alla stazione dei carabinieri di Milano Barona da una sudamericana, che ha raccontato di essere stata contattata da un uomo che, al fine di ottenere un incontro di natura sessuale a pagamento nella sua abitazione, le aveva inviato dei video pornografici ritraenti delle minori. Elementi, quelli contenuti nell’esposto, che hanno dato un’accelerata all’inchiesta e portato i carabinieri dritti a casa del lodigiano.

L’attività investigativa è stata coordinata dai magistrati della Procura di Milano che, dopo aver scoperto l’identità del pedofilo, sono riusciti ad accertare, mediante una perquisizione informatica, la detenzione, sul cloud virtuale da quasi 20 Gigabyte, 700 video a sfondo sessuale ritraenti minori. Le indagini però non sono ancora concluse: gli inquirenti sono a lavoro per raccogliere nuovi elementi utili per individuare un’eventuale rete di pedofili online coinvolti nella diffusione di materiale pedopornografico. Alcuni video erano stati infatti diffusi ad almeno cento soggetti nell’ambito di chat erotiche. Il 32enne, incensurato, si trova ora nel carcere milanese di San Vittore.