
Delegazione del dottor Scotti
Pavia, 20 settembre 2016 - Prosegue il viaggio in moto sui "Sentieri tra le nuvole" del team guidato da Dario Scotti. Oggi la spedizione è approdata a Sakti, piccolo villaggio sulla via per la Nubra Valley, attraverso il Lachungla Pass a 5.065 metri di altitudine. Dalla partenza a Manali, sono già stati percorsi 500 chilometri sulla rotta trans-himalayana, la seconda parte del viaggio partito da Pavia con destinazione Choglamsar, villaggio ai confini del Kashmir, dove sarà consegnato materiale scolastico e riso necessari per un anno di fabbisogno agli alunni della scuola Lingshed Area Development Foundation, che accoglie bambini dai 6 ai 16 anni.
Dopo la prima parte del viaggio, da Istanbul a Teheran (2.650 chilometri) e il trasferimento in aereo da Teheran a Nuova Delhi, qui la delegazione Scotti è stata ricevuta in ambasciata, con un’accoglienza davvero calorosa: al ricevimento nella residenza dell'ambasciatore Lorenzo Angeloni erano presenti autorità locali, rappresentanti di imprese italiane in India, oltre cento persone a salutare l'impresa. "Voglio personalmente ringraziare l'ambasciatore Angeloni - dice Dario Scotti, presidente e amministratore delegato della Riso Scotti - per l'ospitalità che ci ha riservato nella sua residenza. La sua visione sull'importanza di mantenere viva la tradizione, e al contempo sulla necessità di garantire la sicurezza alimentare nella globalizzazione dei gusti, mi trova perfettamente concorde". Un ricevimento nel quale il risotto pavese s'è fatto conoscere in India. "Lo ringrazio - continua Scotti - per avermi permesso di portare un pezzo della mia Pavia qui in India e di avermi dato la possibilità di contribuire a far conoscere il nostro riso qui nella terra del basmati".
Risaliti in sella alle Royal Enfield, Dario Scotti e il suo team hanno quindi iniziato la parte trans-himalayana della spedizione. Il primo passo scalato domenica, il Rohtang a 3.980mt, è una sorta di spartiacque tra due mondi: "uno spettacolare panorama - racconta Dario Scotti - che da una parte offre il lussureggiante capo della Kullu Valley e dall'altra lo spoglio ma elegante fascino dei versanti montani e glaciali della regione. Un territorio complesso, affascinante, un mondo di creste rocciose, altipiani e strette valli che nascondono dei piccoli paradisi ancora preclusi al turismo: sono poche le persone che si avventurano fin qui. E diciotto moto rombanti si fanno decisamente notare". Il secondo passo affrontato ieri, il Bara Lachla (4.890 metri) si raggiunge attraverso una delle più alte strade del mondo. E l'avventura continua.