Venere, la borsa solidale cucita con abiti scartati

A Giussago, volontarie trasformano abiti usati in sporte vendute a 25 euro per aiutare famiglie in difficoltà. Un'iniziativa ispirata a San Francesco e al Pontefice.

Venere, la borsa solidale cucita con abiti scartati

Venere, la borsa solidale cucita con abiti scartati

"Sono talmente bella che mi considero la Venere degli stracci". Si presenta così la “francescana“, una sporta creata con i vestiti usati e scartati. Capi che avrebbero rischiato di diventare rifiuti se cinque volontarie della Caritas di Carpignago, frazione di Giussago non avessero pensato di dare loro una seconda vita. Diventano sporte e, messe in vendita a 25 euro, aiutano le famiglie in difficoltà. "Come Caritas di Giussago – spiega la referente Luisella Marchioni – siamo attivi da 10-12 anni e aiutiamo una sessantina di famiglie che vengono da noi a prendere abiti e coperte donati dalla cittadinanza. Nel 90% dei casi sono capi molto belli che mettiamo in vendita a prezzi stracciati, ma talvolta ci capitano indumenti che proprio non vanno".

Cinque volontarie hanno così pensato di trasformare quei capi in una sporta per la spesa o per la palestra. "Come puoi vedere – si legge sulla lettera di presentazione della borsa – sono identica alle mie sorelle ma diversa, unica nella composizione. Ognuna di noi, come voi esseri umani ha la sua buona stoffa". L’hanno chiamata economia circolare, perché quegli indumenti trasformati in borse e venduti contribuiscono all’acquisto di generi alimentari per chi è meno fortunato e di buoni spendibili in un discount.

"Abbiamo chiamato la sporta “francescana“ perché lo spirito con cui è stata realizzata è quello che si ispira a San Francesco e al Pontefice – aggiunge Marchioni – Ne abbiamo già vendute un centinaio e abbiamo potuto dare una mano a nuclei di Giussago ma anche di Zeccone e Borgarello". "Grazie per avermi scelta come tua compagna, non ti deluderò", promette la sporta e anche le famiglie aiutate ringraziano.

M.M.