Valeggio, ex modella annegata: "Morta per salvare i cani? Ipotesi campata per aria"

Con la mamma di Polina anche un investigatore privato non crede alla disgrazia. La famiglia si oppone all’archiviazione delle indagini chiesta dalla Procura

Polina Kochelenko, 35 anni, origini russe, era modella, giurista e criminologa

Polina Kochelenko, 35 anni, origini russe, era modella, giurista e criminologa

Valeggio (Pavia) - «Se i cani fossero caduti in acqua li avremmo dovuti trovare, perché abbiamo fatto anche sopralluoghi ma non ci sono punti che consentano una possibilità di risalita dalla riva, troppo ripida. E se i cani non erano caduti in acqua, vuol dire che la ragazza non si era buttata per salvarli". Claudio Ghini, investigatore privato di Stradella, spiega così i dubbi sulla ricostruzione della morte di Polina Kochelenko, 35enne di origini russe, ritrovata priva di vita il 18 aprile nella roggia Malaspina a Valeggio. 

La madre Alla non crede infatti all’incidente e le indagini difensive da lei affidate all’investigatore privato stradellino hanno confermato i dubbi. Tutti elementi con i quali ora il legale della famiglia della vittima si opporrà alla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura su cui si dovrà pronunciare il gip.

«Il punto nodale per noi – spiega ancora Ghini – è che tutta la ricostruzione si è basata sulla disgrazia. L’autopsia ha solo confermato la causa del decesso per annegamento e in effetti non sono stati trovati traumi che non fossero compatibili con le conseguenze della caduta e del trascinamento in acqua. Ma perché Polina è finita in acqua se i cani non erano caduti nella roggia?". L’ex modella, giurista e criminologa, da quando viveva a Valeggio aveva trasformato in un vero e proprio lavoro la passione per i cani, diventando istruttrice cinofila. Nel pomeriggio di sabato 17 aprile si trovava nelle campagne di Valeggio, a poche centinaia di metri dalla propria casa con 6 cani, 2 suoi e 4 di proprietà di un centro cinofilo con cui collaborava come istruttrice. Dopo la tragedia, tre cani erano stati ritrovati ancora nelle vicinanze della roggia, un quarto era tornato verso casa, ma gli altri due non erano stati ritrovati, portando all’ipotesi della caduta in acqua dei 2 pastori tedeschi di 7 mesi (d’alta genealogia e del valore di 5mila euro ciascuno) e del tentativo di salvataggio concluso tragicamente. "Se così fosse – insiste l’investigatore privato – anche i corpi dei cani sarebbero stati trovati nella roggia, alla stessa griglia dove i sommozzatori dei vigili del fuoco avevano trovato il corpo della ragazza annegata. Ma lì i cani non c’erano".

Polina potrebbe dunque aver subìto un’aggressione, essere stata spintonata in acqua con la successiva morte comunque forse ugualmente accidentale, o meglio non intenzionale. Ma se l’obiettivo erano i cani, perché non sono spariti tutti e quattro i pastori tedeschi ma solo due? Anche se il movente economico del furto dei 2 cani scomparsi non trovasse riscontri, restano i dubbi sulla ricostruzione della caduta in acqua. "Siamo fiduciosi che il gip valuti gli elementi per non archiviare ma far proseguire le indagini".