
Cristiano Maccabruni presidente di Federconsumatori Pavia
Pavia, 7 marzo 2019 - Problemi con le compagnie telefoniche, ma anche i contratti relativi alle utenze. Sono queste le “spine nel fianco” dei pavesi per le quali nel corso del 2018 si sono rivolti a Federconsumatori. Il bilancio dell’attività parla di 875 pratiche aperte da parte di iscritti che si sono rivolti alla sede provinciale di via Cavallini come ai quattro sportelli operativi all’interno delle Camere del lavoro di Voghera, Vigevano, Mortara e Garlasco e ai tre sportelli che si trovano nei municipi di Siziano, Casorate Primo, Corteolona e Genzone. Il maggior numero di denunce ha riguardato i contratti telefonici (539), seguiti da quelli per gas-luce-acqua (150), le controversie relative al commercio (44), tributi (20), enti pubblici (19), pay-tv (14), bancari-finanziari (11), trasporti (11), autoveicoli (9), assicurazioni (4), turismo (4) e anche 30 questioni di vario tipo. Sono state 767 le pratiche chiuse con un accordo che ha riguardato la totalità delle questioni condominiali, relative ai contratti e ai servizi idrici. Le “beghe” con i contratti del gas hanno avuto un esito positivo nell’84% dei casi, con le assicurazioni nell’80%. "Al primo gennaio 2018 – ha spiegato il presidente di Federconsumatori Pavia, Cristiano Maccabruni – risultavano ancora in lavorazione 441 pratiche relative al 2017, che hanno portato così il numero totale in gestione alla nostra sede a oltre 1.300, numero che rispecchia la media annua. La somma complessiva di storni, rimborsi e azzeramenti che abbiamo ottenuto per i nostri associati, a fine 2018 ammontava a 204.410,25 euro, con un rimborso medio di 266 euro per ciascuna pratica".
Elevato anche il numero di conciliazioni. Delle 312 pratiche Tim aperte Federconsumatori Pavia, ne ha conciliate 291 (94%); 57 delle 61 di WindTre, e 67 delle 75 di Vodafone-Teletu (90%). Inoltre sono state 44 le conciliazioni concluse con Corecom e 51 con Arera. "Abbiamo creato – ha concluso Maccabruni – anche un gruppo di lavoro interno alla sede pavese per lo studio delle condizioni di contratto di diverse aziende come Facebook, Amazon, Netflix e diverse concessionarie automobilistiche non ravvisando i presupposti per un’azione legale".