MANUELA MARZIANI
Cronaca

Una casa dal patto Comune-parrocchia: sette appartamenti per chi è in difficoltà

Housing sociale con San Lanfranco. Verranno ricavati al primo piano dell’abbazia

L’abbazia risalente al XII secolo sorge sulla via Francigena Il progetto che vede uniti Comune e parrocchia rientra nel più ampio piano di interventi Waterfront

L’abbazia risalente al XII secolo sorge sulla via Francigena Il progetto che vede uniti Comune e parrocchia rientra nel più ampio piano di interventi Waterfront

Dove trovavano accoglienza e ospitalità viandanti e pellegrini, presto avranno una casa le famiglie più fragili. La parrocchia di San Lanfranco darà in usufrutto al Comune una parte dell’abbazia collocata sulla via Francigena che risale alla fine del XII secolo. In quei locali posti al primo piano, che da decenni sono dismessi, saranno ricavati sette appartamenti. È di 550 metri quadri la superficie destinata agli alloggi che potranno ospitare 14 persone, mentre in altri 200 metri quadrati saranno ricavati spazi aperti alla città per un utilizzo sociale e culturale. L’accordo, previsto da una delibera di giunta del settembre scorso, concede gli spazi in comodato d’uso gratuito per un periodo di tempo di 30 anni rinnovabili per altri 20.

Progetto di housing sociale nell’ambito della "Sus - Strategia urbana sostenibile - Pavia città d’acqua", è stato denominato. Chi andrà ad occupare le case, infatti, non avrà soltanto un tetto per un periodo di tempo che dovrebbe essere di sei mesi prorogabile per altri sei, dovrà seguire un’attività di reinserimento sociale che saranno organizzate e percorsi mirati al reinserimento sociale. Potranno occuparli persone in difficoltà perché hanno perso il lavoro, padri separati oppure richiedenti asilo. L’iniziativa, rientra nel più ampio progetto Waterfront che riguarda la riqualificazione di tutta la riva sinistra del fiume ed è stato finanziato con circa 16 milioni di euro. Due milioni di questi saranno saranno destinati alla ristrutturazione di una porzione del monastero, che come ha spiegato il parroco don Dante Lampugnani firmatario dell’atto notarile, non veniva utilizzata dalla fine degli anni Settanta. Il risanamento conservativo riguarderà gli spazi in cui per un certo periodo hanno vissuto alcuni contadini, prima che la parrocchia li acquistasse di nuovo.

"Il Waterfront è un’occasione – ha detto il parroco –. Caritas ha degli alloggi per l’housing sociale, ma purtroppo sono sempre troppo pochi di fronte alle richieste d’aiuto che continuano ad aumentare". L’idea partita quando la giunta era guidata da Fabrizio Fracassi intende dare una risposta all’emergenza abitativa che sta vivendo la città in cui gli alloggi disponibili sono pochi e talmente costosi che pochi se li possono permettere.

Manuela Marziani