Due tentativi falliti, in un solo giorno, di truffe telefoniche ai danni di donne anziane. Entrambe, che abitano in zone diverse della città, hanno infatti ricevuto una telefonata con la quale i truffatori hanno cercato di ottenere denaro, senza però riuscirci. In un caso per pura casualità, nell’altro per i sospetti della vittima forse messa in allarme dai ripetuti appelli lanciati dalle forze dell’ordine per prevenire simili raggiri. Le due telefonate sono state fatte da persone diverse, in un caso una donna e nell’altro un uomo, ma non si esclude che possa essere una stessa banda che in questi giorni sta provando ad agire a Pavia. In entrambi i casi, infatti, i truffatori hanno usato lo stesso stratagemma, quello dei finti figli coinvolti in incidenti stradali.
Una modalità tornata d’attualità dopo che per mesi era stata soppiantata dalla variante nella quale i finti figli o nipoti cercavano soldi per curarsi dal Covid-19, ora meno frequente con il calo dei veri ricoveri. Un’anziana di 90 anni ha risposto alla telefonata di una donna che si spacciava per la figlia, coinvolta appunto in un incidente stradale, che aveva urgente bisogno di soldi. In casa con la 90enne c’era però la vera figlia, che è intervenuta sostituendosi all’anziana madre al ricevitore e ha facilmente smascherato la truffatrice. Nell’altro caso, la donna 80enne che ha ricevuto la telefonata da un uomo che si spacciava per il figlio, sempre bisognoso di soldi per un incidente stradale, non ne ha riconosciuto la voce. Ed è stata abile nel mettere alla prova l’interlocutore, che ha sbagliato il nome del vero figlio facendosi così scoprire. Entrambi gli episodi sono stati denunciati alla polizia, che ha avviato indagini per individuare i responsabili. S.Z.