
Il sindaco Simone Molinari ha deciso di presidiare un secondo incrocio
Una decisione che sembra aver messo tutti d’accordo. Mentre la scelta di posizionare l’autovelox fisso lungo via Borgo San Siro, sulla Provinciale 206, aveva da subito suscitato polemiche e portato a elevare quasi 10mila sanzioni che vedono pendenti 77 ricorsi, quella di presidiare i due principali incroci garlaschesi con il T-Red, l’occhio elettronico che immortala chi brucia i semafori, mette pace tra i litiganti.
Tanto che il sindaco Simone Molinari ha deciso di presidiare anche il secondo incrocio. Nel febbraio 2024 era toccato a quello tra via Bozzola e via Don Gennaro e da allora il numero degli incidenti si è azzerato. Così si è pensato di fare lo stesso con l’incrocio tra via Roma, via Don Gennaro e via Santa Maria e l’occhio elettronico è stato avviato dalla scorsa settimana.
Il T-Red è composto da una telecamera che rileva i veicoli che non rispettano il semaforo rosso, tra l’altro una delle contravvenzioni considerate di maggiore gravità dal Codice della strada. Della situazione si era discusso anche durante il Consiglio comunale: in quella sede l’Amministrazione municipale aveva sottolineato che la scelta di presidiare il secondo incrocio era "difficilmente attaccabile perché il transito con rosso costituisce un rischio molto elevato per tutti gli utenti della strada ed è causa di incidenti spesso molto gravi".
E proprio per questo è stato installato il secondo T-Red, caldeggiato dai residenti che hanno inviato al Comune una serie di segnalazioni per passaggi con il rosso soprattutto di notte. Diverso resta il discorso legato all’autovelox fisso, che al contrario ha creato accese discussioni perché dal 21 marzo 2024, quando è stato attivato, ha elevato poco meno di 10mila sanzioni per cui sono stati presentati 77 ricorsi (19 accolti, 13 respinti e 45 pendenti) in 84 casi per il superamento del limite di velocità di oltre 60 chilometri orari.
Umberto Zanichelli