Troppe ore al pc e ansia da Covid Crescono insonnia e incubi notturni

Visite e tele consulti gratuiti al centro della Maugeri per la Giornata dedicata di venerdì 19 marzo

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Troppe ore trascorse davanti alla luce della tv o del computer, la mancanza di attività fisica con l’aggiunta di ansia e depressione legati alla pandemia stanno condizionando il nostro riposo notturno. "Se ne occupano neurologi, cardiologi, pneumologi - spiega il direttore del centro di medicina del sonno della Maugeri, Francesco Fanfulla -, perché la presa in carico del paziente deve avvenire attraverso una rete di specialisti coordinati dal centro del sonno". L’importante è non sottovalutare i disturbi che si traducono in insonnia e incubi. "Se da una parte, didattica a distanza e smartworking permettono di svegliarsi più tardi o di riposare nelle ore pomeridiane - aggiunge Fanfulla -, l’obbligo di rimanere a casa ha modificato il ritmo del sonno. C’è un cambiamento nel rapporto con il letto, fatto di dormite pomeridiane che portano ad andare a letto più tardi, influendo sulla perdita del sonno, caratterizzato spesso anche da incubi. È necessario essere tempestivi quando ci si accorge che qualcosa non va". Perché chi soffre di questi disturbi, di giorno fatica a concentrarsi, accusa disturbi dell’umore e una perdita del livello di vigilanza. Per la Giornata mondiale del sonno di venerdì 19, il centro del sonno della Maugeri effettuerà visite e teleconsulti gratuiti. Prenotazioni da lunedì (8,30-18) al numero verde 800909646. M.M.