Tesi sul castello di Mirabello a Pavia per laurearsi in Ingegneria elettronica e informatica

La tesi di laurea di Martina Bellotti ricostruisce tridimensionalmente il castello di Mirabello, teatro della battaglia di Pavia nel 1525, dall'epoca sforzesca all'Ottocento. Grazie all'informatica umanistica, alla documentazione e alle visite in loco, è stata ricostruita la storia del castello.



Tesi sul castello di Mirabello a Pavia per laurearsi in Ingegneria elettronica e informatica

Tesi sul castello di Mirabello a Pavia per laurearsi in Ingegneria elettronica e informatica

Il castello di Mirabello, teatro nel 1525 della battaglia di Pavia, è diventato oggetto di una tesi del corso di laurea in Ingegneria elettronica e informatica. Nel suo lavoro sperimentale Martina Bellotti (relatore Virginio Cantoni) ricostruisce tridimensionalmente l’edificio in epoca sforzesca, viscontea e nell’Ottocento con tre render che mostrano la differenza strutturale ed artistica. Grazie all’informatica umanistica, alla consultazione della documentazione e delle piantine realizzate dallo studio di architetti Chiolini e Sacchi e alle visite in loco, è stato appurato che nel 1325 la ricca famiglia pavese dei Fiamberti, tra il 1325 ed il 1341, fece realizzare il primitivo castello, dotato di torre e ricetto. Poco dopo Galeazzo II Visconti ne acquistò metà dai Fiamberti, mentre la restante parte fu espropriata. Dal 1425, con la ristrutturazione del parco voluta da Filippo Maria, il castello acquisì un profondo valore simbolico. Intorno al 1491, Gian Galeazzo Sforza lo donò a Galeazzo Sanseverino che lo trasformò in una residenza di campagna più grande adeguandola ai nuovi canoni di rappresentanza nobiliari. Durante la battaglia di Pavia il castello ospitò il re di Francia Francesco I e, combattendo tra le fila francesi, Galeazzo Sanseverino morì. Il complesso fu venduto all’aristocratico milanese Antonio Giorgio Clerici e quindi all’ospedale San Matteo di Pavia che fece demolire un terzo delle strutture. M.M.