"Una cooperativa non può portare i libri in tribunale come una Spa". L’amministratore delegato di Terre d’Oltrepò Umberto Callegari, di fronte a un produttore che non ha firmato la richiesta di sfiducia perché ritiene che non sia una soluzione, ci tiene a precisare che "il Codice civile (art. 2545-terdecies) prevede, in caso di crisi, la liquidazione coatta amministrativa, disposta dal ministero dell’industria e del Made in Italy o dalla Regione, non dal tribunale. Parlare di fallimento o usare certi termini è non solo improprio, ma fuorviante". Terre d’Oltrepò è formata da circa 500 soci, e 107 di loro vorrebbero "una maggiore trasparenza e confronto costruttivo sull’andamento della cooperativa". "I soci firmatari rappresentano meno del 20% - puntualizza Callegari -, e sarebbe opportuno accertarsi che i virgolettati riportati provengano da figure realmente competenti, non da chi alimenta tensione per interesse personale".
M.M.