STEFANO ZANETTE
Cronaca

"Tentato rapimento? Non c'entro". La pavese Viviana si difende dalle accuse

La giovane è stata arrestata in flagranza giovedì scorso a Varazze

Viviana Amoretti

Cava Manara (Pavia), 23 novembre 2020 -  Oggi sarà interrogata nell’udienza di convalida dell’arresto scattato in flagranza giovedì scorso a Varazze. Viviana Amoretti, 28enne originaria di Cava Manara, cresciuta alla frazione Mezzana Corti e studentessa del liceo classico Ugo Foscolo di Pavia prima di laurearsi a Genova in mediazione linguistica, è detenuta nel carcere di Pontedecimo a Genova, accusata di tentato sequestro di persona a fini di estorsione e di detenzione di sostanze stupefacenti.

«La mia assistita risponderà alle domande del magistrato - dichiara l’avvocato Marco Casali, che ieri per la prima volta l’ha incontrata in carcere - e si dichiara estranea ai fatti contestati: non era a conoscenza dei preparativi per il tentato sequestro di persona di cui viene accusata". Nella ricostruzione fatta dalla Squadra Mobile di Savona, che insieme alla Polizia di Genova con un blitz giovedì ha sventato il sequestro, sia la 28enne pavese che la 25enne Samantha Pluchino (nata in provincia di Cuneo e residente a Varazze) avrebbero avuto le funzioni di "vedette".

Gli altri arrestati sono Claudio Isosceli, 43enne titolare dell’hotel La Vela di Varazze; Davide Termine, 25enne nato in provincia di Bari e residente a Torino, trovato in possesso anche di una pistola, oltre al materiale che sarebbe servito per immobilizzare la vittima; Davide Girlanda, 35enne nato e residente a Torino; e Bruno Pavese, 41enne nato ad Alessandria e residente in provincia di Asti anche se di fatto alloggiato nell’hotel di Varazze insieme a Viviana Amoretti.

La giovane pavese sarebbe stata infatti momentaneamente alloggiata nell’albergo in attesa di iniziare a lavorare in un locale a Savona che Bruno Pavese avrebbe dovuto aprire lo scorso ottobre, quando poi era slittato tutto per la pandemia. Per la Polizia, invece, la banda trafficava in droga e i telefoni erano intercettati nell’ambito delle indagini in corso, quando sarebbe emerso il piano per sequestrare un imprenditore genovese nel settore del catering. Nel blitz della Polizia è stata anche sequestrata droga: un chilo di marijuana e 65 grammi di cocaina.