Pavia, studente di 14 anni picchiato e preso a sassate dal branco di coetanei: in ospedale con trauma cranico

Gli aggressori avevano tra i 15 e i 16 anni. Suo padre ha detto che era vittima di aggressioni già da diverso tempo

La violenza è avvenuta tra Strada Nuova e il Ponte Coperto (foto di repertorio)

La violenza è avvenuta tra Strada Nuova e il Ponte Coperto (foto di repertorio)

Ripetuti episodi di bullismo che andavano avanti da tempo e, alla fine, sono sfociati in una gravissima aggressione. Un branco di adolescenti ha picchiato e preso a sassate un giovane coetaneo di 14 anni, provocandogli ferite, lesioni e un trauma cranico. La violenza è avvenuta nel centro di Pavia e la vittima è finita all’ospedale.

L’aggressione del branco

La vicenda, raccontata dal quotidiano La Provincia Pavese, assume quasi l’aspetto di un linciaggio. Il quattordicenne è stato aggredito tra Strada Nuova e il Ponte Coperto da un gruppo di giovani che, secondo le prima ricostruzioni, avrebbero tra i 15 e i 16 anni. Al momento, il ragazzo è ricoverato all’ospedale San Matteo: i medici gli hanno dato 30 giorni di prognosi.

Bullizzato da tempo

Il padre della vittima, un cinquantacinquenne egiziano che vive in città da molto tempo, ha detto che suo figlio era maltrattato già da diverso tempo e che quel gruppo lo aveva preso di mira. Le forze dell’ordine stanno indagando per identificare i responsabili anche attraverso le immagini delle numerose telecamere di videosorveglianza posizionate nella zona.

Le reazioni della politica

Sulla vicenda, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio ha espresso solidarietà alla vittima e ha detto che “bisogna accertare fino in fondo cosa è successo e capire perché quei piccoli delinquenti sono stati liberi di picchiare ancora la loro vittima, nonostante fossero già stati denunciati. Poi mi auguro che si applicherà fino in fondo il nuovo decreto [contro il bullismo, ndr], anche per dare l'esempio ai loro coetanei e alle famiglie che ignorano o, peggio, coprono i comportamenti violenti dei loro figli”.